L’agonismo in sella a una e-Mtb aggrega e allo stesso tempo divide.
Le Mtb a pedalata assistita sono pensate per far divertire, pur non annullando del tutto la fatica e, anzi, impegnando non poco nella guida.
Il circuito E-Enduro è stato il primo ad aggiungere il fattore competizione all’ambito e-Bike, non senza qualche controversia, e questo ha subito richiamato la nostra attenzione.
Le gare e-Bike stanno aumentando, seppure con qualche limite imposto da un regolamento FCI poco lungimirante, e stanno aumentando anche all’estero.
Un esempio?
Il Bosch eMtb Challenge al Bike Festival che si è svolto in terra italica, ma con un’organizzazione teutonica.
Lascio la parola a Stefano Chiri che lo ha vissuto da dentro.
SL
RIVA DEL GARDA – Quando c’è qualcosa di nuovo o di diverso da fare il Direttore sa che può contare su di me come cavia, quindi perché non partecipare al Bosch eMtb Challenge? ?
Il Bosch eMtb Challenge è un format di gara rivolto ai biker più allenati, così come ai ciclisti che gareggiano solo occasionalmente o agli appassionati che salgono su una bici di tanto in tanto. Preparazione fisica e motore elettrico non sono i soli fattori essenziali per essere vincenti in questo format di gara, ma servono anche abilità nel guidare la bici e senso dell’orientamento, che comprendono prove speciali in salita, in discesa e capacità di orientamento.
Le doti dei biker sono messe alla prova su vari livelli e a vincere non è il più forte o il più potente, ma il più versatile.
Siamo al Bike Festival di Riva del Garda e la partecipazione a questa gara è avvenuta soprattutto per merito di Trek Italia che mi ha messo a disposizione una fiammante Trek Powerfly 9 Lt Plus (qui le specifiche e il prezzo) una delle e-bike più richieste nei test durante il Bike Festival.
Motore Bosch Performance Cx, batteria da 500 Wh semi-integrata, 150 mm di escursione al posteriore e 160 mm all’anteriore.
Gomme Schwalbe Nobby Nic Plus da 2,8” di sezione, il tutto condito da una geometria variabile di 0,5°, grazie al Mino Link, con 74° gradi di angolo piantone e 66,5° di sterzo nella posizione più pedalabile.
Io per la gara ho preferito aprire al massimo gli angoli per favorire la discesa, non sapendo a cosa stavo andando incontro… ?
Lo start della gara alle 12:00 mi ha dato la possibilità di aggiustare con precisione tutti i punti di contatto e sistemare al meglio la mia Trek Powerfly 9 Lt Plus.
Vi lascio al video della Bosch eMtb Challenge, per poi invitarvi a leggere alcune curiosità sulla gara e altre riflessioni scaturite a mente fredda:
Ore 12 vado a schierarmi alla partenza e capisco che sto partecipando a qualcosa di nuovo che non interessa solo noi come media, ma anche tanti appassionati, professionisti ed ex professionisti.
A scherzare in coda prima del via ci sono Jerome Clementz, Rene Wildhaber, Fabian Scholz, Markus Reiser, Jose Antonio Hermida (guardate il video in basso), Hans Rey, Steffi Marth, i fratelli Lupato che però hanno partecipato solo come ospiti (per ragioni di regolamento FCI…)
Tutti che scherzano e ridono, ma già capisco come andrà a finire: a manetta dall’inizio alla fine.
D’altronde non sono diventati quello che sono alzando bandiera bianca quando c’è una coppa in palio…
Partiamo per il percorso gara di circa 44 km e 1400 metri con una prima importante novità, una mappa con segnati dei checkpoint e le prove speciali. Il percorso non è segnato e va quindi interpretata la mappa.
All’inizio non capisco neanche dove sono e quindi grazie alla partenza alla francese aspetto e mi aggrego ad una vecchia conoscenza Luca Bortolotti (ricordate il Provalo con Noi?).
Facciamo una sorta di team per orientarci e con noi ci sono anche altri giornalisti e soprattutto un certo Jerome Clementz.
Durante la prima salita abbiamo due dei 10 checkpoint e ci accorgiamo immediatamente che non sarà così facile trovarli tutti.
Arriviamo alla prima Speciale, o Stage in inglese.
E qui un’altra novità: un percorso completamente in salita, e con salita intendo qualcosa di quasi impossibile senza assistenza elettrica.
All’interno dello Stage anche una sezione più tecnica da affrontare senza poggiare i piedi a terra, altrimenti si accumulano 10 secondi di penalità.
L’ambiente diventa immediatamente da giocoso a preoccupato e teso, anche se Clementz ci scherza sopra esclamando: «Che tensione! Tutti a guardarci, poi noi abbiamo tutti gli occhi addosso, speriamo di non fare figure di m…a mettendo il piede a terra!» e tutti a ridere.
Io non sono particolarmente preoccupato se non della gestione della potenza del motore.
Sono abbastanza abituato alle e-bike, ma è un po’ che non ci salgo sopra e la Trek Powerfly 9 Lt Plus l’ho presa 15 minuti prima della partenza.
Ho utilizzato l’assistenza Eco che è più che sufficiente in salita per avere un ottimo ritmo e non ridurre eccessivamente l’autonomia della batteria.
Mentre mi avvicino allo start della Speciale seleziono la modalità di assistenza eMtb, della quale conosco ben poco (lo confesso) e non so come erogherà la potenza.
3… 2…1… Via!
Parto a tutta e l’assistenza eMtb ha una spinta fortissima, ho paura di ribaltarmi sul primo dente e mollo un po’ la pressione sul pedale e sento che l’assistenza mi asseconda, riprendo a spingere per arrivare fino alla fine della prova in salita e con il cuore in gola chiudo senza penalità e felice di come l’assistenza Bosch eMtb sia veramente molto naturale e pronta nell’erogare potenza.
Perfetto, sarà la mia scelta anche per le prossime prove…
Osservo Clementz partire e finire la speciale ad una velocità irreale…
Però so che verrà squalificato perché lui ha un secondo motore, nelle gambe! 😀
Ripartiamo e la gara prosegue con la ricerca dei checkpoint, cosa non facile, assolutamente, anzi uno lo perdiamo e siamo costretti a fare 3 km in più per ritrovarlo.
Durante la gara ci rendiamo conto che la ricerca dei checkpoint è una fase da non sottovalutare e bisogna fare della gestione della carica residua.
Non è troppo un problema per me che sono leggero e allenato, ma nel dubbio quando sono in pianura o in leggera salita cerco di salvare batteria e spengo l’assistenza.
Comunque ho notato che più di un concorrente aveva anche una seconda batteria e credo anche che qualcuno l’abbia utilizzata.
Ci sono anche due prove in discesa, una più lunga e una sul finale molto breve, ma in ogni caso sempre piuttosto tecniche.
La Trek Powerfly 9 Lt Plus mi trasmette subito un’ottima confidenza anche se ho un problema con la pressione della forcella che è troppo bassa, tende a chiudersi in curva e mi fa perdere un po’ di flow andando ripetutamente a pacco.
Purtroppo pensavo di avere con me la pompa per gonfiarla, ma l’ho dimenticata e quindi ricorro a chiudere la compressione a metà e tutto sommato risolvo bene.
Ho quel poco di sostegno in più che cercavo.
Tra le prove speciali in salita ce n’era una in particolare che mi ha messo in difficoltà: un tornante in salita sullo smosso, dove ho messo il piede a terra e pensavo lo facessero anche i pro’.
Credevo fosse quasi impossibile e per l’ennesima volta ho avuto la prova che loro fanno un altro sport, sensibilità e controllo da non crederci!
Che spettacolo vederli così da vicino!
Le prove speciali in salita e in discesa brevi ma sempre molto tecniche e dure.
In discesa anzi forse fin troppo se l’intenzione è quella di avvicinare e aggregare nuovi utenti delle e-Mtb, ma nei dintorni di Riva del Garda i sentieri sono quasi tutti belli inca…ti! ?
E infine, in basso, un estratto della classifica della gara che potete trovare completa cliccando qui
In conclusione…
Il format funziona ed è piaciuto al pro’ come anche al rider domenicale.
Bisogna gestire bene le forze e la batteria perché la ricerca dei checkpoint può non essere così facile ed è un attimo consumare più carica di quella necessaria.
Ci vuole un po’ di strategia e non bisogna darli per scontati sennò si rischia di fare molti km in più.
Le prove speciali in salita con all’interno delle zone “No Feet” sono un valore aggiunto per le e-bike che danno la possibilità di guidare anche affrontando le salite più tecniche e ripide.
Bosch eMtb Challenge promosso a pieni voti, quindi, perché è il il giusto mix di divertimento e condivisione, con zone dove a prevalere è la tecnica sulla preparazione fisica.
E alla fine la spunta chi riesce a gestire al meglio tutto.
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Per informazioni Riva.Bike-Festival.de