“Ma a cosa servono le e-bike da bambino?”
“Ma davvero ai bambini adesso servono le e-bike?”
“Lasciamo che almeno i bambini imparino ad andare con le loro gambe!”
E la lista dei commenti ricevuti il giorno del lancio della Orbea eMX24 potrebbe essere anche più lunga, ma di certo poco lusinghiera.
Da un lato è condivisibile lo scetticismo, ma dall’altro è opportuno fare un’analisi più attenta e capire a quale tipologia di utenti si rivolge questa e-bike.
Prima di tutto, la Orbea eMX24 non è un sostituto della Mtb, ma un mezzo (e utilizzo la parola “mezzo” non a caso) pensato per far sì che i bambini possano iniziare a fare delle uscite più lunghe con i propri genitori.
Seguitemi in questo ragionamento che non ha la pretesa di farvi cambiare idea a riguardo, ma solo far sì che abbiate un’opinione più informata.
Non più la solita pedalatina al parco
Ecco il primo punto: non è una bici per le uscite al parco.
O meglio, è anche per quello, ma in quel caso tanto vale considerare una qualunque Mtb da bambino, spendendo anche molto di meno.
Visto che parliamo di una e-Mtb da 1899€, vuole dire che chi la acquista quasi certamente ha intenzioni escursionistiche un po’ più serie.
Cioè è un genitore o un parente che vuole coinvolgere il proprio figlio o nipote nelle proprie uscite off-road.
Ben lontano dal parco sotto casa, ma iniziandolo a qualcosa che è più vicino alla vera Mtb.
E il motore elettrico con la batteria da 250 Wh permette proprio questo.
Papà, portami con te in bici!
A questa domanda molti papà biker e molte mamme biker vorrebbero spesso rispondere di sì, ma sappiamo anche quanto sia difficile conciliare il tempo con la famiglia e quello in sella, quando ci si gode quelle meritate e agognate ore nella libertà più assoluta.
Ebbene, Orbea (ma ad onor del vero anche altri marchi come Scott o Ktm) ha pensato la eMX24 anche in quest’ottica: facilitare l’ingresso ai più giovani nella Mtb.
E quando diventeranno più grandi?
A questa domanda non è possibile dare una risposta chiara ed inappellabile, perché se molti sospettano, temono e inorridiscono all’idea che possano continuare ad usare le e-Mtb anche da grandi io rispondo con un “Magari!”.
Perché le possibilità, quando una bici come la Orbea eMX24 diventa troppo piccola non sono molte: si passa a una e-Mtb da grande, si passa alla Mtb o alla bici da strada, si fa un mix di tutto (roba per pochi, però) oppure si smette del tutto.
Magari si cambia sport oppure si smette completamente di fare sport.
Ebbene, qui ci stiamo avvicinando ad un’altra tematica molto delicata: il ruolo della famiglia e degli istruttori nell’educazione allo sport dei giovanissimi.
Quali sono i valori dello sport?
Il piacere del confronto, con se stessi e con gli avversari, e il rispetto, di se stessi e degli avversari.
E si potrebbero aggiungere anche “non conta vincere ma partecipare” e altre frasi fatte del genere, ma alla fine, lo sappiamo, ciò che conta sono i due concetti di sopra che sottintendono che fare sport non significhi per forza fare gare.
Ma restiamo concentrati sull’argomento di questo articolo: le e-bike da bambino.
Metterne una in mano a un bambino richiederebbe una premessa: la fatica che sta facendo (perché comunque ne farà) serve a fargli intravedere che cosa è la Mtb e il ciclismo in generale.
E richiede anche di spiegargli che proprio quella fatica, in realtà, serve a divertirsi un po’ di più.
Poi anche a diventare più forti e più grandi, ma lo sappiamo che ai bambini piace soprattutto divertirsi.
Divertirsi crescendo, però, come succede con i giochi più belli.
Quindi, chi acquista e regala un mezzo come la Orbea eMX24 al proprio figlio, nipote o pupillo che sia sappia che ha solo fatto una parte del proprio compito.
Il resto, quello più importante, è uscire in bici con lui e insegnargli con il proprio esempio i due concetti di sopra.
Che gli serviranno, poi, ogni giorno della propria vita.
Noi grandi appassionati di Mtb e ciclismo lo sappiamo.
O no?
Lo sport è un gioco
La verità è che lo è per tutti (esclusi gli atleti professionisti) e non solo per i bambini, ma per i bambini lo è ancora di più.
E sappiamo che uno sport come il ciclismo non è uno sport facile a cui approcciare, perché il fattore fatica ha un ingombro piuttosto importante, perché il traffico nelle strade è quello che è e perché alla fine espone il ciclista, grande o piccolo che sia, a dei rischi.
Bene.
Proviamo a ridurre due dei tre fattori suddetti: fatica e traffico.
Perché le e-Mtb da bambino permettono di iniziare con il ciclismo con meno fatica e permettono di farlo sugli sterrati, cioè lontano dal traffico.
Se la prima ipotesi vi sembra discutibile se non addirittura scandalosa, ok, rispetto questa posizione e rispondo che, se non altro, facilitano l’ingresso dei più giovani allo sport.
Perché sappiamo quanto sia difficile oggi distoglierli da un touchscreen.
Ecco, questa tipologia di mezzi, le e-bike da bambino, sono un ponte di collegamento fra una società digitalizzata (a volte in modo incontrollato) e i giochi all’aria aperta e lo sport.
Ad ognuno le proprie conclusioni.
Iniziamo a pedalare insieme
La felicità non esiste se non è condivisa.
L’ho sentita in un film e l’ho fatta mia.
L’ho ritrovata poi in sella e l’ho fatta diventare una delle finalità del mio lavoro.
Ovvero, condividere con altri la gioia, anzi, la felicità che la bici sa dare.
Nel mio caso, qualunque tipo di bici.
E a ben guardare le e-bike da bambino possono avere anche questa finalità.
Ora, avete la facoltà di continuare a pensarla a modo vostro e ogni posizione è rispettabile, ma se avete letto questo articolo avete, se non altro, un’opinione un po’ più ampia su cosa sono e a cosa servono le e-bike da bambino.
Per le informazioni tecniche sulla Orbea eMX24 vi rimando all’articolo dedicato