La Specialized S-Works Turbo Levo è il riferimento in ambito e-Mtb.
E’ quel mezzo che, ogni volta che viene aggiornato, invecchia all’istante tutte le concorrenti, anche le più mirabolanti.
La Turbo Levo è stata e continua ad essere la e-bike che riesce a destare l’attenzione anche dei più scettici della “pedalata assistita”.
E’ uno standard a parte che allo stesso tempo è diventato lo standard in campo e-Mtb.
I concetti di integrazione, design funzionale ed efficienza trovano su questo mezzo un’esecuzione che migliora ad ogni nuova versione.
Non è una bici, certo, ma allo stesso tempo, guardandola, si riesce quasi a percepire lo sforzo tecnologico sostenuto per avvicinarsi sempre di più ad essere come una bici.
Il motore compatto, la batteria nascosta, la geometria “copia-incolla” della Stumpjumper e quel feeling di guida che rispecchia le sensazioni che dà alla vista, sì, la Turbo Levo è una e-Mtb che prova a fare la Mtb.
E in alcuni casi ci riesce pure.
Con il tubo obliquo che è tornato ad essere un tubo obliquo (e non un elemento con sezione a C), la costruzione SideArm del triangolo anteriore, le ruote da 29 pollici e una sospensione posteriore capace di supportare le varie fasi di guida, la Specialized S-Works Turbo Levo è la conferma di come il mondo e-Mtb si stia sempre più avvicinando al mondo Mtb.
La strada è ancora lunga, ma intanto godiamoci questo mirabile risultato…
Il sottoscritto ha provato la versione di punta che, dall’alto dei suoi 11.299€, è un oggetto davvero per pochi, ma è l’unico capace di far capire agli utenti a quale livello si sia arrivati.
Uno dei nostri, Stefano Chiri, però, sta testando una versione personalizzata della Turbo Levo Comp con telaio in lega M5 e non mancheremo di farvi sapere cosa e quanto cambia davvero.
Per il test vi invitiamo a proseguire la lettura, mentre per tutte le specifiche tecniche sulla gamma Turbo Levo di ultima generazione vi rimandiamo all’articolo di presentazione.
1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria: 9,5
E’ il primo parametro che fa di questa Turbo Levo un mezzo sempre più vicino a una Mtb e, in particolare, alla Stumpjumper.
L’altezza del movimento centrale (34,7 cm grazie all’adozione di pedivelle da 165 mm), la lunghezza del tubo superiore (63,1 cm in taglia L), la lunghezza del carro (45,5 cm), l’angolo di sterzo (66,04°) e l’angolo piantone (74,48° in taglia L) definiscono già sulla carta un mezzo versatile e molto capace nella guida.
Il resto viene compiuto dalle sospensioni e dai vari componenti.
Senza dimenticare che, volendo, è possibile modificare l’altezza del movimento centrale (e quindi la geometria della bici) invertendo la posizione del flip-chip sull’attacco dell’ammortizzatore.
– Assetto in sella: 10
Ci vuole poco per sentirsi a casa, questione di pochi istanti.
Fatte le regolazioni del caso, una volta in sella ci si sente a casa, come accade sulle bici Specialized.
Il manubrio Specialized Trail in carbonio FACT da 780 mm di larghezza, l’attacco Deity Copperhead da 50 mm di lunghezza, la lunghezza del tubo superiore e il valore di reach concorrono a dare al biker una posizione centrale stando in sella.
Quando ci si alza sui pedali, in assetto da discesa, ci si sente ancora “in mezzo alle due ruote”, incrementando il feeling con la guida.
Il tuning dell’ammortizzatore, inoltre, dà quella piacevole sensazione di sensibilità a inizio corsa che, oltre abbassare il baricentro, permette a questo mezzo, come poi leggerete, di assorbire impatti con grande fluidità.
– Cura costruttiva: 10
Specialized sta investendo molto sul progetto Turbo Levo e si vede.
Tutti i dettagli sono curati: il passaggio dei cavi è stato rivisto, affinato e semplificato; il batticatena è un esempio di funzionalità; la catena non tocca mai il telaio grazie alle protezioni ben realizzate sul lato destro del carro; la batteria è nascosta davvero dentro al tubo obliquo e la sua estrazione è semplice; il motore elettrico non si accende se la cover per la presa di ricarica non è ben chiusa; c’è ovviamente il portaborraccia sul tubo obliquo; il multitool inserito nel tubo di sterzo; e il nuovo display posizionato sul tubo superiore.
Il quadro d’insieme è davvero di alto livello.
– Tuning ammortizzatore: 9,5
Il lavoro di affinamento effettuato sulla Stumpjumper è stato interpretato e ben corretto nella sua applicazione sulla nuova Turbo Levo.
La taratura dell’ammortizzatore è uno degli elementi che più convince di questo mezzo: buona sensibilità iniziale, ottimo supporto a metà corsa e sempre convincente la resistenza ai fondo corsa.
Un ammortizzatore degno del suo nome.
– Posizionamento ammortizzatore: 9,0
Essendo posto nella parte inferiore del tubo superiore è facile da raggiungere stando in sella.
– Autonomia batteria: 10
Il modello S-Works (es Expert) ha di serie la batteria da 700 Wh che effettivamente consente un incremento dell’autonomia.
Specialized dichiara un 40% in più, ma ovviamente dipende da diversi fattori, non ultimo l’impostazione del motore che si utilizza.
Nei nostri test è risultato un incremento di autonomia vicino al dato dichiarato e il risultato è comunque molto interessante.
Nel nostro solito giro test (ovvero circa 1350 metri di dislivello, 39 Km, con salita all’80% su single track e sterrato) abbiamo chiuso con una carica residua del 32%, ma va precisato che, come detto nel video, la salita è stata affrontata per un 50% in Eco e l’altro 50% in Trail, senza dimenticare una fase dimostrativa di Shuttle Mode.
Alla luce di quanto detto, quel 32% di carica residua non si discosta molto dal dato dichiarato da Specialized, 40%, senza dimenticare che le impostazioni del motore sono rimaste quelle di default, per cui, volendo e potendo, si può allungare ancora di più l’autonomia della batteria.
E, per la precisione, occorre anche dire che questo giro viene concluso con altre e-Mtb con batterie da 500 Wh con una carica residua che varia fra il 5 e il 15%.
– Peso telaio e/o bici: 9,5
Siamo a 20,7 Kg in taglia L, senza pedali, e con la camera d’aria solo nella gomma posteriore.
Il risultato è impressionante, ma… ovviamente ad un costo decisamente alto e purtroppo allineato a quello di altri modelli top di gamma.
– Prezzo bici: 9,0
Il prezzo della bici è assolutamente roba per pochi: 11.299€.
Ma la versione S-Works è un’icona di ciò che Specialized è capace di fare, ossia è la somma di tutte le raffinatezze possibili, in questo caso su una e-Mtb.
La gamma si compone anche di modelli più abbordabili, ma comunque proposti a un costo più alto della concorrenza per via un contenuto tecnologico generale che è ben lontano da quello delle concorrenti.
Il voto che abbiamo dato (9,0) è relativamente alto per via anche delle condizioni di garanzia.
– Garanzia sulla bici: 9,5
C’è la garanzia vita sul telaio, mentre la batteria è garantita per due anni o 300 cicli di ricarica (in base al parametro che viene raggiunto per primo).
Se la bici viene venduta, il successivo proprietario può godere di una copertura in garanzia per due anni dalla data originale di acquisto (del primo proprietario).
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
– Efficienza sospensione posteriore in salita: 9,5
Di altissimo livello: la posizione intermedia è quella da considerare nella maggior parte dei casi di salita off-road. La posizione più chiusa dell’ammortizzatore non è un lock-out, ma permette di pedalare abbastanza bene anche alzandosi sui pedali. La posizione tutta aperta, infine, è per avere il massimo grip dalla sospensione posteriore e in discesa rende la Specialized S-Works Turbo Levo un mezzo davvero efficace e divertente.
– Erogazione potenza in salita: 9,5
Fluida, personalizzabile e sempre prevedibile.
Un altro passo in avanti rispetto alla precedente generazione Turbo Levo.
Sarebbe da 10 se non fosse per un piccolo ritardo di risposta nella ripartenze da fermo.
Ma stiamo cercando il pelo nell’uovo…
– Impressioni di guida in salita: 9,5
Qui entrano in gioco 4 fattori: il grip offerto dalle ruote da 29” (con gomme Specialized Butcher Grid Gripton da 2,6”), la sospensione posteriore (e il tuning dell’ammortizzatore), l’erogazione del motore e la posizione in sella.
Specialized su quest’ultima versione della Turbo Levo si è decisamente concentrata sulla dinamica di guida e si vede.
La forcella Fox 36 Factory e-Bike Grip2 (foto in basso) è un gioiello per smanettoni e amanti della guida in discesa, ma è molto meno facile e veloce da gestire rispetto alla Fit4.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
– Efficienza sospensione posteriore in discesa: 9,5
La forcella da 150 mm e la corsa posteriore da 150 mm la rendono finalmente davvero versatile e capace di affrontare con disinvoltura anche single track molto impegnativi.
La sospensione posteriore della nuova Turbo Levo è un netto passo in avanti rispetto al precedente modello.
– Efficienza in frenata: 9,5
Siamo vicini al massimo: lo schema a 4 pivot FSR di Specialized è un riferimento, ma il livello raggiunto dalla sospensione Trek con ABP è ancora superiore.
I freni Sram Code RSC con dischi da 200-180 mm sono molto efficaci.
– Impressioni di guida in discesa: 9,5
Il reparto sospensioni sulla versione S-Works è da riferimento (e ci mancherebbe…), le gomme Butcher Grid con mescola Gripton sono all’altezza della situazione (forse i tasselli laterali dovrebbero essere un po’ più morbidi) specie in abbinamento alle ruote Roval Traverse SL (con cerchio in fibra di carbonio da 30 mm) che incrementano l’agilità di questo mezzo in modo netto.
E proprio l’agilità è la dote che più si apprezza di questa e-Mtb, al punto che, credete al sottoscritto, capita di scordarsi di essere a bordo di una “bici elettrica”.
Solo in inserimento di curva ci si accorge che… si doveva frenare un po’ prima.
I bunny hop e i salti, però, riescono molto meglio che con qualunque altra e-Mtb fino ad ora provata e questo regala una sensazione di confidenza di guida davvero inaspettata.
Rimane una e-Mtb, certo, ma rispetto alla precedente Turbo Levo la sospensione posteriore più a punto, il travel di 150 mm e le ruote da 29” la rendono davvero più entusiasmante, appagante e facile nella guida.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
4 – COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
– Efficienza sospensione posteriore nel pedalato: 9,0
L’ammortizzatore Fox Float Factory DPS ha una taratura davvero ben fatta che rende questa Specialized molto reattiva quando si spinge sui pedali per un rilancio.
– Impressioni di guida sul pedalato: 9,5
Nei sali-scendi è possibile tenere la compressione sul livello mediano (cioè la levetta azzurra in posizione centrale) per avere un feeling di guida comunque molto buono.
In uscita di curva si riesce a rilanciare molto bene, merito della sospensione posteriore e delle ruote da 29 pollici.
Qui si avvertono le doti di versatilità di questo mezzo.
Voto finale (da 1 a 10): 9,25
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,43
In conclusione…
E’ stato difficile diventare un riferimento in campo e-Mtb nel 2015, quando le Mtb a pedalata assistita non avevano il seguito che hanno ora, ed è ancora più difficile confermarsi come benchmark in questo settore, soprattutto oggi.
Specialized, però, continua a investire su questa piattaforma e lo sta facendo, per ora, come nessun altro marchio.
La Specialized S-Works Turbo Levo è un’icona e non solo perché ha un costo fuori portata per la maggior parte degli utenti, ma anche perché fa vedere la direzione verso la quale Specialized sta andando: avvicinare sempre di più la Turbo Levo alla Stumpjumper, partendo, però, dalla Stumpjumper.
Cioè è la Mtb ad ispirare la e-Mtb perché, per ora e chissà ancora per quanto, il piacere di guida di una bici non è paragonabile a quello di una e-Bike.
Per tutte queste ragioni la nuova Specialized S-Works Turbo Levo merita il voto più alto mai dato a una e-Mtb, 9,43.
Per informazioni Specialized.com