Le e-bike diventano sempre più raffinate e prestanti, ma nonostante ciò sono guardate con scetticismo dai puristi, perché, secondo loro, tolgono il piacere e la fatica della conquista della montagna, perché snaturano l’idea originaria di mountain bike, perché portano con più facilità sui sentieri persone poco capaci nella guida e perché “tanto vale farsi una moto”.
Eppure, nonostante giudizi e pregiudizi, le e-bike sono una potenzialità grandiosa.
Quasi tutti i marchi di Mtb hanno delle proposte specifiche e grazie al supporto di un colosso come Bosch le e-bike diventano sempre più popolari.
Ai test day le bici elettriche sono fra le più richieste, perché la curiosità di provarle supera lo scetticismo verso questa tipologia di bici.
Per quanto stigmatizzata dai biker più integralisti, una bici come la Scott E-Genius 710 Plus ha una potenzialità notevole che si svela solo se si mettono da parte i preconcetti (che spesso sono i preconcetti di altri) e si lascia campo libero alla curiosità.

Ecco, noi l’abbiamo fatto, e per capirne davvero le potenzialità abbiamo deciso di affidare questa Scott E-Genius 710 Plus a un biker allenato e abile nella guida, cioè a una persona che, in teoria, è ben lontana dal profilo di utente più indicato per questo tipo di bici.
Ma solo in teoria…
A testare questa Scott sui Monti Simbruini (in provincia di Roma) è stato Stefano Chiri.
A lui la parola ora.
SL

Stefano Chiri, il tester della E-Genius 710 Plus, indossa baggy short Endura Mt 500, maglia Endura Humvee, protezioni per ginocchia Endura Singletrack, casco Troy Lee Designs A1 e scarpe Specialized 2Fo Clipless

1 – GEOMETRIA
– Angolo di sterzo:
la Scott E-Genius 710 Plus ha la possibilità di variare la geometria. Con 67,5°(Low BB) o 67,9°(High BB) la geometria, grazie alle masse molto accentrate, è pensata per conferire agilità e al tempo stesso stabilità nella guida.
– Angolo piantone: abbiamo 73,9° o 74,3° e sono valori che garantiscono un’ottima posizione in sella nella fase di pedalata.

 

– Lunghezza tubo superiore: 575 mm in taglia S, quella da me provata, è una misura allineata a quella delle bici da enduro.
– Altezza manubrio da terra: 102,5 cm con tutti gli spessori sopra l’attacco manubrio.
– Altezza movimento centrale da terra: 343mm o 348mm sono valori che sembrerebbero giusti ma gli ingombri del motore Bosch e il peso della bici fanno si che nei tratti più impegnativi le sospensioni non sostengono come si vorrebbe e si tocca a terra.
– Lunghezza carro: 490 mm sono un valore elevato in assoluto, ma occorre considerare la presenza di un motore elettrico e le dimensioni della ruota 650b Plus. Va detto anche che il motore Bosch ha un posizionamento sul telaio e delle dimensioni standard che non permettono ottimizzazioni in base al tipo di telaio. Altrimenti questo valore può scendere di molto.

La battuta del mozzo posteriore è di 150 mm

– Interasse: 1185 mm in taglia S, considerando quanto detto prima, riescono a essere un ancora valido compromesso tra agilità e stabilità.
– Assetto in sella: sono alto 172 cm, ho una altezza sella di 70 cm e per la mia statura sarebbe stata meglio una taglia M. Però, anche in taglia S, grazie alla geometria dello sterzo e alle gomme Plus, sono riuscito comunque a guidare come avrei voluto.

Voto finale (da 1 a 10): 9

2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
– Tuning scelto per l’ammortizzatore: come al mio solito essendo leggero ho utilizzato velocità di ritorno alte, il comando al manubrio per le tre posizioni del Fox Float Dps 3 si è rivelato di facile utilizzo e molto efficiente in tutte le fasi di pedalata
– Efficienza sospensione posteriore nell’andatura regolare: se si pedala rotondi con l’aiuto del motore non c’è quasi bisogno di bloccarla. Certo è che bloccata va veramente come un missile.
– Efficienza sospensione posteriore nell’andatura fuorisella: se non si bloccano le sospensioni e si usa poco l’aiuto del motore “bobba” molto. Se invece si chiudono le sospensioni la spinta del motore aiuta ad avere una pedalata efficiente anche in fuori sella. Il lock-out in questo caso è davvero molto utile.

I pulsanti sopra permettono la gestione del motore. I due grilletti inferiori, invece, costituiscono il TwinLoc e servono per regolare le sospensioni in modo simultaneo.

– Efficienza sospensione posteriore in salita offroad: in salita, anche molto tecnica, l’ho utilizzata quasi sempre nella posizione intermedia (Traction Control) perché in quella più aperta (Open) diventa meno sostenuta e si rischia di avere trasferimenti di carico indesiderati e di toccare terra con le pedivelle.
– Erogazione potenza in salita: se la salita ha un fondo scorrevole e regolare si possono selezionare i 4 livelli di assistenza in base alla pendenza della strada.
Il discorso cambia molto quando il tratto in salita diventa man mano più tecnico: bisogna stare molto attenti a selezionare il giusto livello di assistenza elettrica.
Al contrario di quello che pensavo, più il tratto si fa tecnico e meno serve il supporto del motore.

Il motore Bosch Performance Line Cx ha un ingombro standard e un’erogazione ancora più perfezionata.

Infatti, il sistema Bosch sente che stiamo pedalando ma non ha la sensibilità che potrebbe avere un biker nel dare infinitesimali variazioni di potenza per mantenere la trazione della ruota.
Se solo fosse stata un po’ più agile la rapportatura allora sarei riuscito a tenere una pedalata più rotonda e controllata nei tratti più tecnici e ripidi e sfruttare meglio i vari livelli di potenza.
Va considerato, infatti, che il rapporto più agile sulla Scott E-Genius 710 Plus è un 17×42, che corrisponde, considerata la demoltiplicazione interna del motore Bosch, a circa un 42×42, quindi effettivamente troppo lungo.

Il pignone da 17 denti montato davanti.

– Commenti sui componenti montati sulla bici: il formato delle ruote: non c’è nulla di più adatto per una e-bike a mio avviso, perché danno grip, sicurezza e divertimento (leggete il comportamento in discesa).
– Altro e/o eventuali sensazioni: come detto, avrei preferito una rapportatura più agile in modo da sfruttare al meglio i vari livelli di potenza con una pedalata più rotonda e agile.

Voto finale (da 1 a 10): 8,5

3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
– Tuning scelto per l’ammortizzatore: mi è sembrata molto aperta in compressione nella posizione Open. Sia Traction Control che Lock-out risultano troppo dure per la fase di discesa.
– Curva di compressione della sospensione: la sospensione lavora molto bene, è progressiva e accompagna verso il fondo corsa in discese anche molto tecniche. Soffre solo i grandi impatti nei salti.
– Impatti di piccola entità: li assorbe ottimamente aiutata anche dal formato delle ruote, adattissimo alle e-bike.
– Impatti di grande entità: nel veloce si comporta bene ed è sorprendentemente intuitiva e stabile, sicura e confortevole grazie anche ai “ruotoni”.

Sì, con questa bici viene facile osare un po’ di più grazie alle gomme da 650b Plus, la forcella da 140 mm e soprattutto alla massa della bici stessa.

– Rigidità torsionale del carro: il carro è rigido abbastanza per un utilizzo non estremo, mentre spingendo forte si ha la percezione che il carro non è propriamente adeguato al peso ma soprattutto all’enorme grip offerto dalle 650 Plus.
– Agilità della bici: sono rimasto sorpreso: pensavo di sentire di più il peso e invece è ben posizionato in basso e al centro offrendo grande facilità di guida e rappresenta una sorta di “zavorra” anti-ribaltamento.
– Efficienza sospensione posteriore in frenata: è un monocross non esagerate con le sgommate in frenata altrimenti si saltella. Il grip che dà la “gommona” aiuta molto la frenata, ma se si riusce a evitare il bloccaggio resta molto più attiva.

In frenata si sente che la sospensione è monocross e la sensibilità diminuisce.

– Commenti sui componenti montati sulla bici: i freni Shimano Slx con dischi da 180 mm a mio avviso sono sottodimensionati e io peso 68 Kg…
– Altro e/o eventuali sensazioni: le gomme 650b Plus sono un bell’aiuto nella guida: la sensazione di morbidezza e di grandissimo grip ispirano confidenza. Immedesimandomi in chi non ha grandi capacità di guida, questa bici diventa molto facile da guidare.

Voto finale (da 1 a 10): 8,5

La gomma da 3,0″ di sezione è un aiuto grandioso per il grip e la sicurezza.

4 – COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
– Tuning scelto per l’ammortizzatore: nei saliscendi assolutamente la posizione Traction Control che bilancia bene ammortizzatore e forcella. Il TwinLoc è molto efficace in questo.
– Efficienza sospensione posteriore nei rilanci: in posizione Open lo schema monocross si fa sentire, “bobba” e ondeggia, ma per fortuna c’è il TwinLoc e in un attimo le sospensioni diventano più efficienti.

Con le sospensioni in modalità Traction Control la E-Genius 710 Plus è molto piacevole da guidare.

– Erogazione della potenza nei rilanci: ci si abitua in tempi rapidi, ma all’inizio fa strano avere quella potenza quando si è in piedi sui pedali. Sembra che la bici scappi via…
Quando ci si prende la mano preparatevi ad avere la sensazione di essere Nino Schurter…
– Agilità della bici: elevatissima per avere quei gommoni e quel peso. Bisogna fare attenzione solo a scegliere il giusto livello di potenza altrimenti si resta un po’ spiazzati e scoordinati nei movimenti.

Su una ruota non è facile da tenere, almeno all’inizio. Occorre capire bene l’erogazione del motore.

– Commenti sui componenti montati sulla bici: quando si cambia spesso tra le posizioni Lock-out, Traction Control e Descend mi è capitato di toccare per sbaglio il comando Bosch sul manubrio. Il manubrio, così com’è, è un po’ affollato di comandi.
Il nuovo motore Bosch Performance Cx Line in fatto di erogazione della potenza è un miglioramento rispetto al passato: l’erogazione è più morbida e assiste anche a elevate cadenze di pedalata (fino a 100 Rpm) rendendo questa e-bike più simile nel comportamento a una bici tradizionale.

Sì, il manubrio è un po’ affollato di comandi. Serve un po’ di dimestichezza…

L’autonomia che permette il battery pack Bosch è sufficiente anche per giri molto lunghi (oltre le 5 ore).
Servono però esperienza e accortezza nel saper gestire il livello di assistenza in funzione della durata dell’uscita.

Voto finale (da 1 a 10): 8,5

La batteria da 400 Wh rappresenta una riserva di energia molto affidabile.

5 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Regolazioni consentite sulla geometria: ci sono due configurazioni High BB orientata alla salita e Low BB orientata alla discesa.
– Spazio fra gomma posteriore e carro: frontalmente ce n’è, ma lateralmente forse si poteva fare qualcosa di meglio.
– Cura del passaggio cavi: ben fatti ma con tutti questi remoti decisamente troppi cavi!

La geometria della bici è regolabile invertendo la posizione del nottolino di fissaggio dell’ammortizzatore.



– Attacco portaborraccia: non c’è, perché la batteria ha preso il suo posto.
– Attacco guidacatena: non c’è, perché il motore Bosch non lo permette.
– Compatibilità deragliatore: nessuna, con il motore Bosch non è previsto.
– Protezioni sul telaio e sul carro: non sono moltissime, ma il motore Bosch ha una cover in plastica (molto resistente) contro gli urti.

Il mozzo posteriore Shimano Zee ha una battuta da 150 mm. Non a caso è un mozzo di derivazione Dh.

– Posizionamento dell’ammortizzatore: è ben protetto e raggiungibile stando in sella, ma grazie al TwinLoc non avrete bisogno di staccare le mani dal manubrio.
– Posizionamento motore: pensavo di urtarlo più spesso e invece solo nelle situazioni più estreme (scalini molto alti) si rischia di sbattere contro la protezione che è comunque molto resistente.

L’ammortizzatore è un Fox Nude realizzato secondo le specifiche Scott. Il travel posteriore della bici è regolabile fra 130 o 90 mm tramite il comando remoto TwinLoc.

– Durata batteria e tempi di ricarica: oltre 5 ore di pedalata in alta montagna e con l’assistenza quasi sempre in modalità Eco, con brevi tratti in Sport e Tour (e Turbo, ma solo per umiliare i compagni di uscita…) ho sempre concluso con il display Intuvia che mostra 2 tacche residue di batteria. Volendo, quindi, le uscite possono essere più lunghe.
Devo dire però che io sono allenato, abbastanza leggero (68 Kg) e di conseguenza la modalità Eco è sufficiente per le mie necessità, mentre con gambe meno allenate e corporature più pesanti l’autonomia scende.
L’autonomia in Km della batteria mostrata sul display Intuvia si riferisce alla modalità d’uso in quel momento.
Ad esempio, se ho selezionato la modalità Turbo, sto chiedendo la massima spinta al motore (indicata da una scala graduata verticale) e sono su una salita al 20% l’autonomia in Km indicata sarà di molto inferiore rispetto a una situazione con modalità Eco, strada in pianura e poca assistenza dal motore.

Il display Intuvia di Bosch è molto facile da usare e da leggere. Fonrisce indicazioni sulla carica residua, sulla potenza richiesta al motore e sull’autonomia in Km delle batterie.

– Tempi di ricarica: con due tacche residue di batteria, la ricarica completa richiede circa 2 ore.
– Peso bici: la bici completa, in taglia S e senza pedali, pesa 21,76 Kg.
– Prezzo o bici: 5699€ con 3 anni di garanzia sul telaio che diventano 5 se si effettuano le revisioni previste da Scott. Il prezzo è elevato in assoluto, ma in linea con le altre bici di pari caratteristiche.
– Altro e/o eventuali sensazioni: il telaio predisposto per il motore elettrico, i componenti elettrici (batteria, motore e display) e le ruote 650b Plus si fanno davvero sentire e sono l’aspetto che più penalizza questa bici (e questa tipologia di bici in generale) per portabilità e maneggevolezza. Nei nostri spostamenti l’abbiamo sempre caricata in un pulmino, perché metterla nel bagagliaio di un auto sarebbe stato davvero impegnativo.
Questa Scott ha un mozzo posteriore con battuta 150×12, cioè ancora più ampia rispetto alla sempre più popolare misura di 148×12. Tenetelo a mente nel caso vi venisse voglia di cambiare le ruote.

Voto finale (da 1 a 10): 9

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,7

Il display Intuvia di Bosch è molto facile da usare e da leggere. Fonrisce indicazioni sulla carica residua, sulla potenza richiesta al motore e sull’autonomia in Km delle batterie.

In conclusione…
Nonostante peso e ingombri siano molto maggiori rispetto a una bici tradizionale, questa Scott E-Genius Plus 710 è una bici divertente.
L’abbinamento delle gomme Plus con motore Bosch è molto interessante perché combina divertimento, versatilità e facilità di guida.
Non mi aspettavo fosse così divertente, ma non vi nascondo che sarei curioso di provare la Genius 710 Plus senza motore Bosch, per capire meglio le sensazioni di guida delle ruote 650b Plus.
Ho usato questa bici per uscite in montagna e visto come va credo che può essere un’ottima soluzione per chi non è allenato abbastanza ma ha amici molto allenati, per chi pur essendo allenato vuole fare uscite più lunghe con lo stesso tempo e per chi vuole cominciare con la Mtb.
Nella guida il peso si fa sentire e per agilità rimpiango la Mtb tradizionale, ma dopo averla provata posso dire di essermi davvero ricreduto su questa tipologia di bici: è molto divertente.

Per informazioni Scott-Sports.com

Ps: La Scott E-Genius 710 Plus ci ha fatto davvero divertire.
Se volete avere un’idea di come abbiamo usato-testato la Scott E-Genius 710 Plus, guardatevi questo video girato domenica scorsa con la nuova Garmin Virb Xe. Più in basso la planimetria del tracciato, la cui lunghezza effettiva (compresi i tratti a spinta) è di circa 34 km:

Stefano Chiri

Ciao, mi chiamo Stefano Chiri e quello che più mi piace è stare in sella ad una due ruote, ancora di più se è una bici. Mi piace la guida, arrivare al mio limite e trovarlo in tutto quello che ho modo di provare. La bicicletta è diventata la mia vita, l'ho vista e continuo a vederla da ogni punto di vista, da meccanico, tester, maestro e "atleta", cercando di trovare sempre nuovi spunti per andare avanti, migliorarmi e per coinvolgervi nell'universo della Mtb e della bici a 360°. Stefano Chiri