VERBIER – Lo stupendo paese posto a 1480 m di quota sulle montagne del Cantone Vallese è stato scelto per la presentazione della nuova linea di e-bike Trek Powerfly che vi abbiamo presentato nel dettaglio in questo articolo.
La bici che abbiamo avuto modo di saggiare è una Trek Powerfly Fs 9 (foto sopra), con 130 mm di escursione anteriore e posteriore, trasmissione Sram Ex1, freni Sram Guide Re con dischi da 200 mm.
La forcella è una Fox Float 34 specifica per e-bike, con una struttura foderi-archetto più rigida, adatta a sopportare meglio le maggiori sollecitazioni torsionali.
Gli pneumatici sono gli Schwalbe Nobby Nic con sezione da 2,8″ installati su cerchi dedicati Bontrager Powerline 40 (nella foto sotto).
Il circuito sul quale abbiamo provato la Trek Powerfly Fs 9 prevedeva varie tipologie di terreno: sterrato, radici, smosso con sassi e brecciolino, umido e tratti fangosi.
Quindi, una gamma molto completa di situazioni.
Iniziamo dalle sensazioni in sella…
IN SELLA
Il sottoscritto ha utilizzato la Trek Powerfly Fs 9 con il Mino-Link in posizione Low che è risultata essere la più congeniale al tipo di percorsi.
Salendo in sella ci si sente a proprio agio, spazi e ingombri sono simili a quelli di una Mtb tradizionale.
Il passaggio cavi avviene internamente al telaio e la possibilità di utilizzare i comandi Sram compatibili con MatchmakerX contribuisce a mantenere pulita la linea del manubrio.
Per apprezzare a fondo pro e contro della modalità eMtb il test è stato condotto principalmente con questo livello di assistenza.
IN SALITA
Le differenze rispetto al passato emergono immediatamente quando si affronta la prima salita.
Non bisogna più pensare a quale modalità scegliere perché è il sistema a fornire il supporto più adeguato in base alla forza esercitata sui pedali.
In effetti, la transizione automatica tra le modalità Tour e Turbo avviene in modo impercettibile, permettendo di concentrarsi maggiormente sulla guida.
Affrontare passaggi tecnici, quali sezioni con radici, contropendenze o tornanti, diventa un po’ più facile, proprio perché si può contare su una gestione dinamica del supporto alla pedalata.
Occorre restare ben centrati sulla e-bike per evitare che l’avantreno si alleggerisca troppo. L’importante è non smettere di pedalare per non perdere lo spunto iniziale che aiuta a non impuntarsi.
Sostanzialmente si può mantenere la modalità eMtb in qualsiasi condizione e ciò costituisce un grande vantaggio in termini di gestione della pedalata e della trazione.
Positiva anche la funzione di assistenza alla spinta a piedi fino a un massimo di 6 km/h, utile quando ci si trova a spingere la bici sui sentieri.
IN PEDALATA
Nei tratti guidati, lungo le strade tagliafuoco è molto facile giungere al limite dei 25 Km/h oltre il quale cessa l’assistenza del motore. Rispetto al passato c’è un effetto on/off meno marcato sebbene ancora avvertibile.
Ottimo anche il risultato di contenimento del rumore del motore.
Le asperità più piccole scompaiono in sella alla Trek Powerfly Fs 9 per merito della corretta taratura delle sospensioni e della generosa sezione delle gomme utilizzata, 2,8”.
IN DISCESA
La geometria adottata è personalizzabile tramite il Mino-Link rende la Trek Powerfly Fs 9 una perfetta trail bike.
Il buon bilanciamento generale e la migliore distribuzione dei pesi rispetto al modello precedente contribuiscono a renderla molto più intuitiva ed efficace nella guida.
La gommatura da 2,8” garantisce grande tenuta e mostra qualche incertezza solamente se portata al limite in curva quando emerge la cedevolezza della spalla.
Bisogna trovare la pressione più adatta al proprio stile di guida e al tipo di terreno.
Nelle discese lente e tecniche, se si ha la sensazione di ricevere un’assistenza eccessiva, consiglio di selezionare la modalità Eco se non addirittura di disattivare il motore.
Nei percorsi più accidentati il peso superiore della Trek Powerfly Fs 9 costringe a una guida più accorta, ad anticipare le manovre e si avverte un certo saltellamento in frenata, dovuto in particolar modo alle gomme Plus.
In conclusione…
La Trek Powerfly Fs 9 rappresenta il concetto di trail bike fra le Mtb a pedalata assistita.
Di fatto non ci sono modifiche significative sulla geometria e sulle prestazioni generali della bici rispetto al modello 2017, anche se la presenza della batteria integrata (ma sarebbe più corretto definirla semi-integrata) migliora l’estetica della bici.
Il bilanciamento dei pesi rimane molto buono e una volta fatta l’abitudine al peso maggiore della bici non è affatto difficile riuscire a guidare con una certa disinvoltura.
Le sospensioni Fox e RockShox sul modello testato permettono un livello di prestazioni davvero molto alto e questo aumenta moltissimo il piacere di guida in sella alla Trek Powerfly Fs 9.
Infine, un cenno sulla modalità eMtb di Bosch: questa, pur spaziando automaticamente tra la modalità Tour e Turbo, durante il test effettuato in Svizzera, tende ad aumentare il consumo della batteria rispetto alla modalità Sport.
L’erogazione è molto progressiva e fluida, ma l’assistenza risulta, a volte, eccessiva rispetto a quanto ci si aspetterebbe.
Su questo argomento, però, torneremo nelle prossime settimane…
Per informazioni trek-bikes.com