VERNON, USA – Il primo “assaggio” della Specialized Turbo Levo Carbon è avvenuto all’interno di un bike park in una località del New Jersey, Vernon, decisamente poco nota.
Se l’apparenza iniziale ha destato qualche perplessità, è bastata un po’ di curiosità per riuscire a trovare sentieri davvero divertenti.
E soprattutto probanti per la nuova Specialized Turbo Levo Fsr Comp Carbon della quale trovate qui tutte le specifiche e i prezzi.
Nel video seguente vi mostro su quali terreni è stata provata la nuova Turbo Levo, in versione Comp Carbon:
E passiamo alle sensazioni di guida…
Quando c’è da guidare
Il test è stato piuttosto breve (non a caso si chiama Short Test), ma mi ha comunque permesso di capire che il nuovo telaio in carbonio è un vantaggio in più nella guida.
Non è tanto la leggerezza (si parla di 650 gr in totale su una bici che pesa ben più di 20 Kg), quanto la rigidità, la reattività e, al contempo, la capacità di smorzare le sollecitazioni del terreno.
Insomma, si sente che la bici impegna meno nella guida e allo stesso tempo permette di andare più veloce.
O meglio, è più corretto dire che dà maggiore confidenza di guida.
Oltre al triangolo principale in fibra di carbonio, a dare dei benefici è anche il carro dal disegno più compatto e capace, ora, di ospitare gomme fino a 2,8” di sezione.
E’ aumentata la rigidità e in abbinamento a gomme da 2,8”, le Specialized Butcher Grid con mescola Gripton, montate su cerchi da 38 mm di larghezza interna, il comportamento della bici è completamente diverso e finalmente più adeguato a situazioni che vanno, volendo, oltre l’ambito trail riding.
In parole povere, più piacere di guida.
La forcella RockShox Revelation Rc da 150 mm di corsa è un altro plus: più travel, angolo di sterzo un po’ più aperto e una struttura più solida rispetto alla Pike di vecchia generazione.
I freni Sram Guide Re, infine, danno un altro tocco in più alla confidenza di guida, migliorando le prestazioni quando le discese sono molto lunghe e in tale ottica vanno inquadrati i dischi da 200 mm su entrambi gli assi.
Insomma, quando c’è da guidare la nuova Specialized Turbo Levo Fsr Comp Carbon è un’altra storia.
Addirittura, viste le nuove doti, non sarebbe stato fuori luogo un ammortizzatore con piggy back, cioè un’unità più capace e resistente ai maltrattamenti delle lunghe discese off-road.
Quando c’è da pedalare
La prima cosa che si avverte è la presenza, comunque discreta, del telecomando sulla sinistra del manubrio.
Non avendo potuto provare la bici in abbinamento con l’applicazione Mission Control di nuova generazione (non era ancora disponibile), la presenza del comando remoto per le 3 modalità di assistenza si è fatto ben apprezzare ogni qual volta la pendenza del sentiero variava.
Il supporto alla pedalata è quello al quale siamo abituati, molto fluido nell’erogazione e abbastanza sensibile al tocco sui pedali, ma durante il breve test nel New Jersey non ci sono state occasioni di verificare e saggiare quel 15% in più di coppia.
Una cosa molto utile, invece, è il comando cambio Sram Gx-e (foto in basso), cioè una versione specifica per questa bici, che è capace di un click alla volta in stile Sram Ex1.
In questo modo si evitano cambiate multiple in up-shifting che, sotto l’ausilio del motore, potrebbero danneggiare e rompere la catena.
Secondo Specialized, infatti, gli 8 rapporti dello Sram Ex1 possono essere una limitazione e le prestazioni di un cambio Sram 11v con un comando one-click sono più che adeguate.
Un appunto: la catena di serie continua a essere una Kmc che purtroppo limita le prestazioni e la silenziosità del cambio.
Per quanto concerne le prestazioni della sospensione, di rado, pedalando, ho avvertito la necessità di agire sulla compressione dell’ammortizzatore, segno che le impostazioni di default del RockShox Monarch Rt con Rx Trail Tune sono adeguate all’uso in stile trail riding.
Se serve più supporto e/o se la salita è piuttosto lunga, però, è possibile attivare la posizione Lock che, seppur non corrisponda a un lock-out vero e proprio, permette un’efficienza comunque superiore.
In conclusione…
Più reattività, più facile da guidare e anche più orientata alla discesa.
Nel complesso la Specialized Turbo Levo Carbon, seppure con l’allestimento Comp, cioè la base per i modelli in carbonio, è una bici che permette subito di guidare con più disinvoltura.
La geometria è sempre ispirata a quella della Specialized Stumpjumper e la maneggevolezza, nonostante i Kg in più che sono comunque ben avvertibili, è migliorata rispetto alla precedente versione.
Se cercate una e-bike più versatile e facile da guidare questa è un’opzione da considerare.
Il telaio in fibra di carbonio, va ribadito, non dà tanto dei benefici sulla leggerezza (650 gr su una bici che pesa oltre 20 Kg sono ancora marginali) quanto sulla qualità e sulla facilità della guida.
E in questo la Specialized Turbo Levo Fsr Comp Carbon è realmente ancora più vicina alla Stumpjumper.
Qui trovate le specifiche tecniche e i prezzi della gamma 2018 Specialized Turbo Levo.
Per informazioni Specialized.com/it