MADRID – Orbea ha deciso di stravolgere una tendenza che, oggi, va per la maggiore in tutti gli ambiti della Mtb: accorciare il tubo superiore per incrementare la maneggevolezza.
Un controsenso?
No, perché su una e-Bike (cioè un mezzo più pesante) può avere una valenza tecnica tutt’altro che banale.
La nuova Orbea Wild Fs (qui i dettagli), una full a pedalata assistita da 140 mm di escursione, porta al debutto questa filosofia cambiando le consuetudini.
Le e-Bike, dato il loro peso maggiore, sono mezzi che, secondo Orbea, per consentire una maggiore agilità e facilità di guida, richiedono un’accortezza tecnica radicale come quella su menzionata.
Diamo qualche numero: in taglia L, quella provata in esclusiva a Madrid dal sottoscritto, la Orbea Wild Fs 20 ha un tubo superiore effettivo di 59,1 cm, un interasse di 117,8 cm, un tubo sterzo alto 155 mm e un’altezza del movimento centrale che, pur non essendo stata dichiarata, non si differenzia molto da quella di una trail bike tradizionale.
L’angolo di sterzo è di 67° per tutte le taglie.
O almeno questa è stata la sensazione percepita durante il breve test nei pressi di Madrid.
La posizione in sella
Il tubo di sterzo così alto (circa 50 mm in più rispetto alle rivali di pari escursione e di pari taglia) alza di molto il manubrio da terra e permette al biker una posizione rialzata.
Guardate le foto in basso relative alla Orbea Wild Fs con ruote da 29” e con ruote 650b Plus.
Appena seduti in sella si avverte la sensazione di essere su una bici di taglia sbagliata.
Troppo corta.
Ma il manubrio è alto e il tubo piantone ha un’angolazione corretta: 74°.
E lo stesso vale per l’angolo di sterzo: 67°.
Insomma, la sensazione in sella desta davvero tante sorprese e non poche perplessità all’inizio, al punto da farmi pensare che la bici sulla quale sto pedalando sia di taglia M.
La pedalata però è fluida e la posizione delle braccia abbastanza naturale (avrei preferito un manubrio da 77-78 cm in luogo di quello da 76 cm di serie) a patto di accettare una posizione del busto molto verticale.
Ma la verifica finale di questo assetto avverrà nella guida off-road.
Sto pedalando su una Orbea Wild Fs 20 con ruote 27,5 Plus, ma volendo questa bici è venduta anche con ruote da 29”.
Non nascondo che le avrei preferite, ma mi preparo ad affrontare i sentieri.
L’efficienza in salita
Il motore Shimano Steps sta diventando sempre di più un nuovo riferimento in fatto di erogazione e fluidità.
Pur non avendo avuto modo di personalizzare l’erogazione delle modalità Trail e Boost (le uniche due configurabili sul motore Shimano), il supporto è sempre efficace e ben prevedibile.
La salita con pendenza molto regolare vola via in un attimo.
La posizione più eretta del busto stanca un po’ di più il fondoschiena, complice anche una sella più stretta del dovuto, ma favorisce una guida molto attiva e reattiva.
Dalla ruota anteriore si percepisce una sensazione di grande leggerezza: basta poco per sollevarla mentre si guida.
La sospensione posteriore si basa su uno schema 4 bar linkage con pivot posteriore coassiale con l’asse del mozzo e questo so già che darà i suoi benefici in discesa.
Per il momento apprezzo la fluidità di funzionamento grazie anche a un ammortizzatore Fox Float Dps Performance Evol da 200×51 mm.
Il tuning in salita è molto valido, ma mi limito a usare la posizione mediana della compressione visto che il terreno è un po’ dissestato.
Le pendenze affrontate non sono estreme e la corona singola anteriore da 34 denti combinata con un pacco pignoni 11-46 Sun Race rendono la pedalata sempre molto piacevole.
Il comportamento in discesa
E veniamo al dunque…
La Orbea Wild Fs 20 con ruote da 27,5” si guida bene, a patto però di spendere qualche minuto nel riuscire a capire come posizionarsi in sella e come gestire il proprio peso sulle due ruote.
Il manubrio più alto del solito, il tubo superiore più corto e l’angolo di sterzo comunque adeguatamente ridotto permettono una guida disinvolta.
Temevo sulle prime di trovarmi su un mezzo dal sapore “old style”, ma nulla di tutto ciò.
L’agilità di questa e-Bike è da riferimento e anche se il carro non è super compatto (45 cm di lunghezza) riesce comunque a darle l’agilità che occorre in curva.
La tendenza del corpo ad avanzare durante la discesa e/o di fronte agli ostacoli è mitigata dal tubo di sterzo più alto e dall’angolo di sterzo aperto quanto basta in abbinamento a una forcella da 140 mm.
Durante la discesa mi fermo, sgonfio le gomme Kenda specifiche per e-Bike e aumento il Sag dell’ammortizzatore.
In questo modo la bici è ancora più giocosa e riesce ad avere un grip anche migliore.
Il peso di chi sta in sella non grava completamente sulla ruota posteriore, ma richiede un po’ di attenzione nel bilanciamento ottimale.
Un’operazione che viene agevolata dalla geometria stessa della bici.
Insomma, sì, la Orbea Wild Fs mi ha sorpreso, piacevolmente.
L’industria della bici oggi sta andando nella direzione di portare il biker al centro delle due ruote, con una posizione bilanciata fra i due assi grazie a un interasse leggermente superiore, mentre Orbea con la Wild Fs ottiene un risultato non molto diverso, ma con dimensioni generali della bici più ridotte.
A tutto vantaggio dell’agilità, dote che su una e-Bike è particolarmente utile e apprezzabile in discesa.
E così è accaduto durante il breve test di Madrid.
Aspetto però di provarla più a lungo e sui nostri sentieri abituali per esprimere un giudizio più definito e definitivo.
Nel frattempo posso dire che la guida in discesa è molto più piacevole e facile di quanto mi aspettassi.
Componenti ad hoc per le e-bike
I componenti adottati sulla gamma Wild Fs rispondono all’esigenza di Orbea di utilizzare elementi specifici per e-Bike, per avere la massima efficacia ed efficienza nella guida.
La forcella Fox 34 Float Performance E-Bike Optimized ha avuto il funzionamento che mi aspettavo e la guida ne ha beneficiato.
Meno convincenti le gomme scelte da Orbea, ossia le Kenda Havok da 2,8” con carcassa specifica per e-Bike: la tassellatura di basso profilo, tanto sui lati quanto al centro del battistrada, non aiuta la guida su sentieri rocciosi e scivolosi.
Insolito l’abbinamento motore Shimano Steps-trasmissione Sram Ex-1: insolito, sì, ma efficace.
Della trasmissione Sram si apprezzano l’eccezionale fluidità, precisione e silenziosità di cambiata (a patto di aver tarato come si deve il cambio), ma la spaziatura degli 8 rapporti è meno entusiasmante.
Molto potenti e capaci i freni Shimano Zee, di rado visti sulle e-Bike ma capaci di tanta potenza grazie alla pinza a 4 pistoncini.
In conclusione…
Il breve test in terra spagnola ha fatto emergere la grande agilità della Orbea Wild Fs.
La confidenza di guida non è immediata soprattutto se siamo abituati a guidare Mtb con una geometria molto moderna, ma non c’è voluto molto a comprendere i benefici che la soluzione ideata da Orbea permette.
Guidare una Mtb a pedalata assistita con una simile agilità è davvero un piacere.
Certo, occorre fare i conti con una posizione del busto più eretta durante la pedalata, mitigata dall’agilità che ne consegue.
La prima impressione visiva può non essere positiva e lasciare perplessi, ma la prova off-road svela caratteristiche di guida che riescono a sorprendere.
Speriamo di poterla provare in modo più approfondito a breve.
Qui i dati tecnici della nuova e-Bike di casa Orbea
Per informazioni Orbea.com/it