Orbea Rise contro Specialized Turbo Levo SL: ecco il confronto più richiesto del momento e per realizzarlo ci siamo basati sulle esperienze maturate in sella con le due e-Mtb.
Si tratta di due mezzi che prendono ispirazione dalla Lapierre e-Zesty (più in basso il link al test) che di fatto ha creato il filone delle e-Mtb “leggere”: le due nuove arrivate lo interpretano, però, in modi solo apparentemente simili.
E’ doverosa, però, una precisazione: quanto state per leggere si basa su due esperienze diverse fra loro in termini di durata: con la Specialized ho avuto modo di pedalare a lungo e di fare un vero e proprio test.
Con la Orbea solo un assaggio.
La Rise, però, essendo dotata del motore Shimano EP8, beneficia dell’esperienza che ho maturato nelle ultime settimane con altri test.
Ma entriamo subito nel vivo della questione e affrontiamo questo confronto nel modo più schematico e preciso possibile.
Prima di tutto, i link agli articoli delle tre e-Mtb menzionate:
TEST – Lapierre E-Zesty Am Ltd Ultimate: un nuovo concetto di e-Mtb
TEST – Specialized Turbo Levo SL Expert Carbon: elettrica quando serve
VIDEO – Nuova Orbea Rise: la elettrica (16,5 Kg) che non sembra elettrica
EROGAZIONE ASSISTENZA
Il nuovo Shimano EP8 è, a mio avviso, il diretto rivale del sistema Turbo SL 1.1 e il giapponese, seppure capace di 85 Nm, nel caso della Orbea Rise è limitato a 60 Nm.
L’erogazione, per entrambi i sistemi, è basata sulla spinta che il ciclista esercita sui pedali ed è proporzionale ad essa, con grande fluidità.
E’ possibile, ora, configurare la rapidità di risposta del motore alla spinta sui pedali, cosa che può tornare molto utile quando si affrontano percorsi ripidi e tecnicamente impegnativi.
Va detto che, da questo punto di vista, Shimano con l’EP8 si è avvicinato moltissimo a Specialized, sia al motore SL 1.1 sia allo Specialized 2.1 (quello della Turbo Levo, per capirci).
SILENZIOSITA’
Il nuovo Shimano EP8 (qui in versione RS) è più silenzioso dell’SL 1.1 che a sua volta è anche più rumoroso di quello della Turbo Levo classica.
Sulla Rise sembra quasi di non essere su una elettrica, specialmente utilizzando il profilo 1, quello che impegna meno il motore.
CAPACITA’ BATTERIA
I numeri dicono che:
Orbea: 360 Wh nel tubo obliquo + range extender da 252 Wh = 612 Wh
Specialized: 320 Wh nel tubo obliquo + range extender da 160 Wh = 480 Wh
AUTONOMIA EFFETTIVA
Qui le differenze possono essere molto marcate, perché soggette a numerose variabili.
Restiamo però sui numeri che caratterizzano l’esperienza d’uso del sottoscritto.
- Orbea Rise Team
Batteria da 360 Wh,
profilo 2,
modalità di assistenza: 70% Trail e 30% Boost,
fondo: 90% offroad e scivoloso, 10% asfalto,
durata uscita: 15 Km e 1 h 10’,
569 metri di dislivello,
batteria residua: 60% - Specialized Turbo Levo SL Expert Carbon
Batteria da 320 Wh,
modalità assistenza: Eco 30%, Sport 65%, Turbo 5% con impostazione Sport a 50% assistenza e 100% di picco motore,
fondo: 75% offroad e scivoloso e 25% asfalto,
durata uscita: 35 Km e 2h30’,
1250 metri di dislivello,
batteria residua: 10%
Questi i numeri.
Le sensazioni in sella, però, presentano delle differenze.
La Turbo Levo SL, con un’impostazione del motore poco parsimoniosa (ad esempio, modalità Sport: 50% assistenza e 100% picco motore), riesce a non far rimpiangere troppo le e-Mtb più potenti, ma nel momento in cui si ha necessità di passare alla modalità Turbo (ad esempio nelle curve strette in salita) l’assistenza non aumenta come ci si aspetterebbe.
Ed è qui che chi sta in sella deve impegnarsi di più.
Questo perché il motore SL 1.1 ha meno coppia (35 Nm contro 60 Nm) e una potenza nominale inferiore (anche se di poco) rispetto allo Shimano EP8 RS: 240 W contro 250 W.
Il motore Ep8 RS della Orbea Rise, invece, con il profilo 2, è quasi una e-Mtb classica: assiste molto bene quando la pendenza aumenta e soprattutto quando si passa dalla modalità Trail alla Boost (che corrisponde alla Turbo di Specialized): in questo frangente si avverte che ha ancora margine, con un certo sollievo per le gambe.
Certo, rispetto allo Shimano EP8 che ho avuto modo di provare durante il test con Shimano a Massa Marittima si avvertono quei 25 Nm mancanti, ma la leggerezza della Rise riesce almeno in parte a compensare questa differenza.
Per essere ancora più precisi, non sono a conoscenza della configurazione dei livelli Eco, Trail e Boost della Orbea Rise che ho testato, perché al momento del test non era possibile tecnicamente fare la connessione fra lo smartphone e la Rise tramite l’app Shimano E-Tube Project.
Quindi, non potendo ancora raffrontare i due mezzi sul medesimo percorso, posso affermare che le differenze in termini di autonomia non sono molto marcate fra le due, mentre cambia l’impegno fisico richiesto al biker.
Più facile la Orbea Rise, più impegnativa la Specialized Turbo Levo SL.
Questa conclusione, però, almeno per ora, tenetela a beneficio d’inventario.
PERSONALIZZAZIONE ASSISTENZA
Le differenze, con l’arrivo dello Shimano EP8, si sono assottigliate molto, ma l’app Mission Control di Specialized è ancora un passo avanti.
Di fatto è possibile configurare a proprio piacimento tutti i livelli di assistenza e la connessione bluetooth con la e-Bike è rapidissima e si può fare anche stando in sella.
Un altro aspetto da non dimenticare è che la Mission Control permette di creare e salvare svariati preset (foto in basso), richiamabili e modificabili in qualunque momento, a seconda dello scenario che si ha davanti.
Il sistema di e-bike di Specialized, inoltre, permette di inviare ad un ciclocomputer il dato di potenza espressa da chi pedala via Ant+: un dettaglio molto utile per conoscere il reale impegno fisico profuso sui pedali.
L’app Shimano E-Tube Project è ben fatta, ma ha dei tempi di connessione (sempre via bluetooth) più lunghi (circa 20 secondi) e la connessione è possibile solo a bici ferma (per meglio tutelare la sicurezza di chi sta in sella).
Il range di modifiche possibili è più limitato, ma in maniera del tutto logica, mentre il dato di potenza impressa sui pedali non può essere visualizzato.
Anche lo Shimano EP8 dialoga via Ant+ con la maggior parte dei ciclocomputer.
PESO
In questo caso la Orbea è avvantaggiata se ci affidiamo al dato dichiarato dal costruttore spagnolo per il modello di punta, ossia la M LTD: 16,5 Kg.
La M Team, considerate le differenze di allestimento, dovrebbe pesare 250-300 gr in più.
La Specialized Turbo Levo SL Expert Carbon 2020, in tg L, pesa 17,95 Kg (dato da noi rilevato), mentre la S-Works 2020 scende a 17,35 Kg (dato dichiarato).
PREZZO
Escludendo il modello di punta della gamma Turbo Levo SL, ossia la Founder’s Edition, la versione Expert Carbon è direttamente confrontabile con la M Team: entrambe, infatti, sono un gradino sotto al modello di vertice.
La Expert Carbon e la M Team, di serie, hanno solo la batteria nel tubo obliquo e un montaggio che, nella versione 2021 della Turbo Levo SL Expert Carbon, diventa più paragonabile a quello della Rise M Team senza un’alterazione significativa del prezzo di listino (rispetto al 2020) e con un miglioramento dell’allestimento.
Spiccano le sospensioni Fox 36 Grip 2 (al posto della Fox 34 Performance Grip) e l’ammortizzatore Dpx2, il cambio Sram X01 Eagle e i freni Sram Code Rs, mentre i cerchi Roval Traverse rinunciano al carbonio in favore dell’alluminio.
Specialized Turbo Levo SL Expert Carbon: 8699€
Orbea Rise M Team: 8999€
Misure riferite alla taglia Large |
Rise |
Turbo Levo SL |
Reach |
474 mm |
455 mm |
Stack |
627 mm |
633 mm |
tubo superiore |
619 mm |
629 mm |
angolo sterzo (forcella da 150 mm) |
65,5° |
66° |
angolo piantone |
76,5° |
74,6° |
lunghezza carro |
445 mm |
437 mm |
interasse |
1229 mm |
1217 mm |
BB drop |
32 mm |
27 mm |
altezza movimento centrale |
336 mm |
348 mm |
lunghezza pedivella |
170 mm |
170 mm |
Per entrambe, in taglia L, le pedivelle sono da 170 mm, il manubrio è largo 780 mm e il reggisella ha 150 mm di corsa.
GUIDA IN DISCESA
Sono 3 i fattori che entrano in gioco in questo campo e che segnano delle differenze:
– Travel posteriore
La Specialized ha 150 mm (contro i 140 della Orbea) con un comportamento un po’ più lineare a metà corsa che favorisce l’assorbimento e mantiene meglio la velocità in discesa.
La Orbea è un po’ più sostenuta e si avvicina di più, come comportamento a una trail bike.
– Interasse e lunghezza carro
La Specialized ha misure più compatte grazie soprattutto alla minore lunghezza del carro (437 contro i 445 mm della Orbea) e questo, unito alla maggiore escursione posteriore, ne faciliterebbe la guida in discesa. Continuate a leggere…
– Leggerezza
La Orbea compensa con la maggiore leggerezza (valore stimato di 1,1-1,2 Kg in meno della Specialized) delle quote che ne possono ridurre la maneggevolezza in discesa (e non solo in discesa).
Non potendo per ora fare un raffronto diretto fra le due sullo stesso terreno, questo confronto si basa sulle sensazioni percepite in sella e che hanno fatto emergere i 3 fattori appena elencati.
La Specialized riesce a essere più aggressiva in discesa e la guida si avvicina di più a quella di una Mtb da enduro (specialmente con le nuove sospensioni Fox della versione 2021), mentre la Orbea si dimostra meno spinta in discesa, ma più versatile e con un comportamento più omogeneo fra salita e discesa.
GUIDA IN SALITA
Mettendo da parte la geometria delle due bici, le sensazioni in sella sono molto diverse a livello di assistenza elettrica, come già detto in precedenza.
La Orbea ha più coppia, la Specialized richiede un po’ di impegno in più quando la pendenza aumenta molto (oltre il 30%, indicativamente).
La facilità di guida delle due e-Mtb in salita, però, è comunque elevata grazie ad una posizione in sella indovinata e ben bilanciata fra le due ruote.
Entrambe hanno trasmissioni a 12 velocità e corone anteriori da 30 denti per la Specialized e 32 denti per la Orbea, ossia 2 denti in meno rispetto alle corrispettive versioni con motori più potenti delle due sfidanti.
OLTRE I 25 ALL’ORA
Qui la Specialized vince e stupisce: sembra di essere su una Mtb perché la transizione on-off dell’assistenza elettrica è impercettibile, ampliando la versatilità d’uso di questo mezzo.
La Orbea Rise, sebbene più leggera e sebbene spesso faccia dimenticare di essere su una e-Mtb per la sua leggerezza, oltre i 25 all’ora ti ricorda che sei su una e-bike e si fa fatica a spingere senza l’assistenza del motore.
A CHI LE CONSIGLIAMO?
Stanti le suddette differenze fra le due, si tratta comunque di due mezzi che appartengono alla medesima categoria, ossia le e-Mtb leggere.
La minore assistenza elettrica e la ridotta capacità della batteria vengono compensate da una leggerezza irraggiungibile dalle e-Mtb classiche e questo le rende particolarmente appetibili da chi stava aspettando quel fatidico dimagrimento delle e-bike.
Occorre essere mediamente più allenati per usarle con soddisfazione e, soprattutto, per sfruttarne il reale potenziale, tanto in salita, quanto in discesa.
Le consigliamo, quindi, a chi è già ciclista (o lo è stato fino a poco tempo fa) e vuole un mezzo off-road assistito più facile da gestire, da guidare, da caricare in auto e con il quale, potenzialmente, sostituire la propria Mtb.
Oppure da abbinare alla propria bici da strada o alla propria Mtb hardtail.
E’ difficile, però, delineare l’esatto profilo del potenziale utente delle e-Mtb leggere dato che possono interessare una platea di persone molto vasta.
IN CONCLUSIONE…
Orbea Rise contro Specialized Turbo Levo SL: quale è la migliore?
Sono due e-Mtb molto versatili e con vocazioni leggermente diverse: la Specialized è più capace in discesa (per il valore dell’escursione posteriore e per l’allestimento), la Orbea è più versatile e un po’ più arrampicatrice (grazie ai 60 Nm dell’EP8).
In termini di personalizzazione dell’assistenza, Specialized è ancora avanti al gruppo, ma Shimano, come detto anche in altre occasioni, ha ridotto in modo sensibile il gap.
E a voi? quale piace-intriga di più? quale comprereste?
Fatecelo sapere nei commenti in basso.
Per informazioni Orbea.com oppure Specialized.com
Qui tutti i nostri articoli sulle e-Mtb da trail riding