Potenza, autonomia, interfaccia e leggerezza: sono queste le 4 virtù della nuova Orbea Rise, una e-Mtb che trae ispirazione dai modelli da trail riding, enduro ed e-Mtb della casa spagnola.
E’, prima di tutto, una Mtb alla quale Orbea ha aggiunto un motore elettrico Shimano EP8 “depotenziato” a 60 Nm e con una batteria proprietaria di 360 Wh.
Il vantaggio di questa soluzione lo si avverte in tre momenti: guardando la bici (è davvero difficile riconoscere la presenza di un motore elettrico), sollevando la bici e soprattutto guidando la bici.
Ve la presentiamo in questo video e vi invitiamo a continuare nella lettura dell’articolo:
Un software creato da Orbea
Il motore come detto è lo Shimano EP8 che reca, però, la dicitura RS, ovvero Rider Sinergy che identifica la filosofia costruttiva di questa e-Mtb.
Il regime di potenza massima è fra le 75 e le 90 pedalate al minuto, ovvero quella cadenza di pedalata che è definita ottimale da chi ama pedalare.
Due i profili preimpostati di assistenza elettrica: il profilo 1, studiato per pedalate su terreni scorrevoli e con pendenze ridotte e il profilo 2, per gli impieghi più impegnativi, senza dimenticare le possibilità di personalizzazione offerte dall’app Shimano E-Tube Project.
Efficienza superiore del 50%
Il software di gestione dell’erogazione e della carica della batteria messo a punto da Orbea ha permesso un incremento dell’efficienza del 50%.
Questo significa che la batteria integrata nel tubo obliquo da 360 Wh, insieme alla grande leggerezza della Rise (continuate a leggere…), ha un rendimento che è paragonabile a quello di una batteria da 540 Wh circa ed offre assistenza per un’uscita di 3-4 ore.
Che diventa paragonabile addirittura a una batteria da 900 Wh se si considera anche il range extender opzionale da 252 Wh, da montare al posto del portaborraccia, che porta la capacità complessiva a quota 612 Wh.
Cioè la Orbea Rise è accreditata di un’autonomia che raggiunge i 4000 metri e 8 ore di utilizzo in modalità Eco.
Studiata per essere leggera
E lo è davvero: 16,5 Kg per la versione Team in taglia L, senza range extender, sono un ottimo risultato.
Che rende la Orbea Rise la e-Mtb più leggera sul mercato.
Per arrivare a questo risultato Orbea è partita da un motore, lo Shimano EP8, che non eroga gli 85 Nm di cui è capace, ma solo 60 Nm, e questo significa che il telaio deve sostenere potenze meno elevate, a tutto vantaggio della leggerezza.
Nella fattispecie il telaio ha lo stesso peso di quello della Orbea Rallon da enduro, circa 2,3 Kg, ed è realizzato in fibra di carbonio OMR.
I componenti, anche, sono gli stessi che troveremmo su una trail bike o su una Mtb da enduro (vedi la forcella Fox 36), proprio per contenere il peso, ma senza perdere quell’affidabilità che ci si aspetta da una e-Mtb di alto livello.
In particolare segnaliamo la corona anteriore in lega leggera al CNC realizzata da e13 da 32 denti (anziché 34) per facilitare l’uso della Orbea Rise.
Da Maxxis, infine, arriva una versione specifica Rekon 3C MaxxTerra Exo+ da 2,4″ (foto in basso).
Con o senza display sul manubrio
Di serie la Orbea Rise è venduta senza il display sul manubrio Shimano e un connettore posizionato nei pressi del manubrio permette di avere visivamente un’idea (approssimativa, per la verità, come detto nel video) dello stato di carica della batteria.
Tramite l’app E-Tube Project, però, è sempre possibile monitorare il consumo della batteria e selezionare i due profili di assistenza o personalizzare i 3 livelli (Eco, Trail e Boost) del motore Shimano EP8.
Da Garmin, inoltre, tramite la piattaforma Garmin IQ arriverà un campo dati specifico per la Orbea Rise che permetterà all’utente di monitorare con precisione lo stato della batteria e il livello di assistenza.
Questo campo dati sarà compatibile con tutti i dispositivi Garmin dal 2017 in poi.
Sempre tramite Garmin, inoltre, sarà possibile analizzare in Garmin Connect una grande quantità di dati relativi alla propria uscita con la Orbea Rise.
Una batteria di alto livello
La batteria Rise RS 21700 utilizza celle Tesla che allungano la durata e le prestazioni della batteria: secondo Orbea, dopo 500 cicli di ricarica, la batteria Orbea RS mantiene ancora un 80% di capacità contro un 60% di una batteria standard.
Questa batteria è stata costruita su specifiche Orbea, è alloggiata nel tubo tubo obliquo e non è pensata per essere estratta per necessità di ricarica.
Ruote da 29” e geometria travel di 140 mm
Si tratta a tutti gli effetti di una e-Mtb che vuole sembrare il meno possibile elettrica, ma senza perderne i vantaggi.
Le ruote da 29” e il travel di 140 mm al posteriore le danno una potenzialità di utilizzo molto ampia, grazie anche alla costruzione molto solida del telaio e della sospensione posteriore.
I pivot, infatti, si affidano a cuscinetti Enduro Max oversize e il pivot posteriore è di tipo concentrico con battuta da 148 mm.
L’angolo di sterzo è da 66 o 66,5 gradi a seconda che il travel della forcella sia di 150 o 140 mm rispettivamente, mentre il tubo piantone può essere di 76,5 o 77 gradi.
Il carro ha una lunghezza di 445 mm, il reach in taglia L misura 474 mm e il movimento centrale dista da terra 336 mm.
4 le misure in tutte e 4 gli allestimenti previsti che partono da un prezzo di 5999€ della Rise M20, sempre in fibra di carbonio, e arrivano a 9899€ della Rise M LTD.
Di seguito le immagini della gamma, ricordandovi che per la nuova Orbea Rise è disponibile il programma di personalizzazione MyO:
Le prime sensazioni in sella
Come detto nel video, si percepisce in modo evidente il fatto che non sembra una e-Mtb.
Sia io che Stefano Chiri abbiamo avuto questa chiara percezione: grosso modo, ha il peso di una Mtb da enduro.
La maneggevolezza è grandiosa sia in salita che in discesa e la guida se ne avvantaggia enormemente.
Bene, ma come va l’assistenza elettrica?
Quanto spinge davvero il motore EP8 RS?
Per capirlo, io e Stefano abbiamo utilizzato la nuova Orbea Rise nel breve giro di prova nei due profili disponibili: io il più potente, il 2, Stefano il meno potente, l’1.
E fra i due c’è un mondo di differenze.
Il profilo 1, di fatto, è pensato per un uso su fondi battuti e con pendenza ridotta: sulle prime lascia perplessi, ma occorre comprendere il contesto di utilizzo più opportuno.
Che non è il trail riding nei boschi.
Il profilo 2, invece, è quello che più si avvicina alla modalità di utilizzo classica di una e-Mtb: i 60 Nm di coppia con la rapportatura leggermente più corta della Rise M Team in test aiutano molto in salita e non si sente l’assenza dei 25 Nm mancanti.
Se volete fare Mtb (o e-Mtb) vera, il profilo 2 è quello più consigliato.
Volendo, ci ha assicurato Orbea, sarà possibile anche personalizzare le 3 modalità Eco, Trail e Boost (cosa non ancora possibile al momento del nostro test) per avere maggiore confidenza con la Rise.
Il comportamento dell’erogazione è del tutto analogo a quello di uno Shimano EP8 per cui raggiunti i 25-27 km/h l’assistenza si disattiva e non è semplice-piacevole continuare a spingere sui pedali.
Da questo punto di vista la Orbea Rise rimane una vera e propria e-Mtb.
Il giro che abbiamo fatto (lo potete vedere qui sotto) si è concluso con un 60% di batteria residua.
Sì, nel video ho detto 80%, ma in realtà, finita la registrazione del video e ripreso il cammino verso il punto di partenza, si è spenta anche la seconda tacca della barra della batteria.
Un risultato che, comunque, è decisamente interessante per una batteria di soli 360 Wh “spremuta” utilizzando perlopiù le modalità Trail e Boost, su sentieri molto ripidi e scivolosi e con un biker (il sottoscritto) che pesa 84 Kg.
La Orbea Rise, quindi, è una tipologia di Mtb elettrica che segue il solco tracciato dalla Specialized Turbo Levo SL, ma lo fa con un mezzo che è più leggero, più potente in termini di coppia e, almeno sulla carta, ancora più efficiente e capace.
Le prime impressioni sono molto positive, ma per trarre delle conclusioni aspettiamo di poterla provare per bene e più a lungo.
Per il momento posso dire che la Orbea Rise è un mezzo che merita attenzione e che, se “vestita” in modo più cattivo (davanti c’è comunque la nuova Fox 36 da 150 mm…), può diventare un mezzo “ammazza enduro” per facilità di utilizzo, versatilità, leggerezza e, tutto sommato, anche prezzo.
Vi invito a provarla non appena sarà possibile.
Qui tutte le e-Mtb di casa Orbea testate e presentate dallo staff di eBikeCult.it
Per ulteriori informazioni sulla gamma Orbea Rise e sulle personalizzazioni del programma MyO, visitate il sito Orbea.com