Sapete come e quando è nato il marchio Oakley?
E soprattutto, siete in grado di individuare gli occhiali Oakley da Mtb giusti per voi?
In questo articolo vogliamo parlarvi di questi argomenti e darvi qualche consiglio sulla scelta di lenti e montature.
Iniziamo con un video:
Riprendiamo i punti salienti, partendo dalle origini e aggiungendo qualche informazione…
Come sono fatti gli occhiali Oakley da Mtb?
Parliamo di occhiali da Mtb perché è il nostro settore, ma in realtà tutta la gamma è studiata su dei materiali e delle tecnologie di base, che sono frutto di test severi e ricerche specifiche.
Il nasello ed i rivestimenti delle aste (laddove presenti) sono realizzati in “Unobtanium”, quella famosa gomma morbida e idrofila ad altissimo grip e comfort con cui vennero costruite le prime manopole Oakley da motocross negli anni ’70.
Le lenti sono in Plutonite, un materiale plastico che garantisce la migliore qualità ottica possibile e un’altissima resistenza agli urti. Per farvi un esempio, resistono all’impatto di una pallina di acciaio da 6,35 mm lanciata a 164 km/h, oppure a una punta di metallo da 500 grammi che viene fatta cadere dall’altezza di 152 cm!
Non solo, le lenti Oakley sfruttano anche la tecnologia HDO (High Definition Optics), che è in grado di offrire una visione nitida e precisa in tutte le situazioni, senza quelle distorsioni di visuale che a volte si verificano con altri occhiali da sole avvolgenti.
Infine, la montatura degli occhiali Oakley da Mtb è realizzata in “O-Matter”, un materiale plastico molto resistente agli urti e in grado di sopportare temperature superiori a 250° C.
Nel complesso, quindi, parliamo di un pacchetto di altissima qualità, che già da solo potrebbe far capire perché questo brand è così famoso e stimato nel mondo dello sport.
Ma c’è anche dell’altro…
Quali sono le lenti Oakley più adatte per la Mtb?
La scelta delle lenti è fondamentale, non solo per la prestazione, ma anche per la salute degli occhi e per evitare cadute.
In Mtb servono delle lenti “versatili”, che vadano bene in tutte le situazioni, perché i cambi di luce sono repentini, si alternano tratti di sottobosco a tratti molto soleggiati. Inoltre, la visuale nei tratti tecnici deve essere massima, anche se la luce non è ottima.
Impresa impossibile?
In molti casi sì, ma non per Oakley…
L’azienda statunitense, infatti, si avvale da diversi anni della tecnologia Prizm, studiata in modo specifico per lo sport con obiettivo di aumentare i contrasti, ottimizzare i dettagli ed avere una migliore percezione della profondità.
Tra le tantissime lenti Prizm presenti sul catalogo Oakley, due sono studiate appositamente per la Mtb, parliamo della Prizm Trail Torch e della Prizm Low Light.
La Prizm Trail Torch è la lente più versatile della gamma, offre una trasmissione di luce dal 35% ed un buon comportamento in tutte le condizioni di luce. E’ un’evoluzione della “Trail” tradizionale realizzata precedentemente, ugualmente ottima ma meno “completa”.
La Prizm Low Light, invece, si distingue soprattutto in condizioni di luce scarsa. La trasmissione di luce è del 75% e si comporta in modo eccellente quando è nuvoloso, piove o c’è molto sottobosco.
La “combo” tra queste due lenti, quindi, è in grado di supportare il biker in tutte le situazioni, dalle uscite con gli amici alle gare più stressanti e faticose.
Ci sarebbero anche le lenti Clear, ossia quelle trasparenti, che vanno benissimo quando è molto nuvoloso, piove, oppure quando il percorso è quasi tutto sottobosco, ma in condizioni soleggiate non offrono le prestazioni dei modelli menzionati precedentemente. Sono delle lenti semplici, quindi, da usare solo in casi particolari.
In tutti e due i casi, il consiglio è scegliere delle lenti ventilate, oppure un modello di occhiali munito di sistema “Advancer” anti-appannamento: in Mtb la velocità è bassa e soprattutto in estate o se c’è umidità, le lenti si appannano facilmente. Un sistema ad hoc può evitare o comunque ridurre questo fastidioso problema.
Ecco come funziona:
Fotocromatiche e polarizzate: cosa sono? E quando usarle?
Le lenti fotocromatiche sono in grado di adattarsi automaticamente al diminuire e all’aumentare della luce, schiarendosi o scurendosi di conseguenza.
Questo cambiamento di tonalità, però, richiede un “tempo di reazione” e con la variazione repentina di luce (vedi entrata o uscita dal bosco), potrebbero soffrire.
Proprio per questo motivo, Oakley non le indica tra i modelli da Mtb. Nessuno vieta, comunque, di utilizzarle quando siete sicuri di avere poche variazioni di luminosità repentine sul percorso.
La polarizzazione, invece, è una pellicola protettiva che ricopre alcune lenti per “appiattire i riflessi più forti”. Sono usate ad esempio nella nautica, per ridurre i riflessi fastidiosi sull’acqua.
Allo stesso tempo, però, potrebbero appiattire alcuni dettagli e contrasti utilissimi al biker per leggere il sentiero e valutare la sua difficoltà. Proprio per questo motivo, le lenti Prizm per il ciclismo non sono polarizzate, mentre lo sono altri modelli sportivi o da riposo.
Esiste una montatura ideale per la Mtb?
Partiamo con una premessa: tutte le montature e le lenti Oakley sono studiate per resistere ad impatti altissimi e non danneggiare il volto del biker in caso di caduta. In ogni caso, quindi, potete stare tranquilli…
Tuttavia, esistono dei modelli che a nostro avviso si adattano perfettamente alla pratica del fuoristrada, per diversi motivi che spiegheremo in breve.
– Jawbraker: molto resistente e protettivo, inoltre ha una forma “furba” che si adatta ad ogni viso. Le aste sono regolabili in lunghezza, ciò facilita la compatibilità con i vari caschi.
Inoltre, le lenti si sostituiscono con estrema facilità, questo è un valore aggiunto sui campi gara.
– Flight Jacket: protettivo dove serve (nella parte bassa), aperto sopra per ridurre il peso e migliorare l’areazione.
Le aste sono intercambiabili (in due lunghezze) ed è presente il sistema Advancer che permette di aprire e chiudere la lente con una mano, riducendo l’appannamento.
– Radar e Radar EV: gli occhiali della famiglia Radar sono tra i più celebri nel mondo del ciclismo.
Sono molto leggeri, resistenti e di dimensioni ridotte, quindi adatti ad ogni tipo di viso, anche alle donne e ai ragazzi.
Molto ampia anche la compatibilità con i caschi, inoltre il nasello ed i rivestimenti delle aste sono intercambiabili e disponibili in tanti colori.
– Sutro e Sutro Lite: gli occhiali più “stilosi” della gamma.
Il Sutro è un rifacimento dell’Eyeshades (il primo vero occhiale Oakley da ciclismo) in chiave moderna. Oltre ad essere alla moda è anche molto protettivo ed avvolgente.
Da non sottovalutare la versione S, più stretta e studiata per i visi piccoli.
Il Sutro Lite non è disponibile in versione S, ma essendo scoperto nella parte bassa rimane più piccolo anche esteticamente.
Questi sono le montature più utilizzate nel mondo della Mtb e quelli che anche noi consigliamo, dopo averli utilizzati in diverse situazioni.
La gamma Oakley, però, è davvero ampia e sul sito ufficiale dell’azienda potete avere una panoramica completa dei vari modelli da ciclismo.
Inoltre, nella sezione “personalizza” si può costruire il proprio occhiale dei sogni e comprarlo on line.
E da un paio di anni è possibile personalizzare le montature Oakley anche in punti vendita selezionati.
Come pulirli?
Una domanda che sembrerà scontata a qualcuno, ma che in realtà non lo è.
La pulizia e la manutenzione degli occhiali è fondamentale per la durata nel tempo e per il mantenimento delle prestazioni.
Oakley consiglia di pulire i propri occhiali con semplice acqua ed eventualmente con sapone neutro.
Asciugare poi con la custodia in tessuto offerta da Oakley (che funziona anche come pezza) oppure con qualsiasi altro tessuto specifico per le lenti.
Sono sconsigliati, invece, gli spray specifici per occhiali o ancor peggio i prodotti per vetri o i saponi per la casa: a lungo andare potrebbero danneggiare lenti o montature, mentre nel breve periodo potrebbero opacizzare o ingrassare le superfici.
In conclusione…
La scelta dell’occhiale da Mtb è fondamentale
Non è solo un vezzo estetico, ma un dettaglio che può aiutare a soffrire meno in gara o in allenamento e ad evitare cadute o conseguenze in seguito alle cadute stesse.
L’occhiale “perfetto” in assoluto non esiste, ma quello ideale per ognuno di noi sì, quindi vi consigliamo di provarli, quando possibile, e valutare la funzionalità prima di tutti gli altri aspetti.
Come avrete capito, con Oakley si ha l’imbarazzo della scelta, non a caso da tanti anni è un riferimento assoluto per biker, ciclisti e per tutti gli altri sportivi.
Per altre informazioni e per acquistare on line gli occhiali Oakley da Mtb, visitate il sito Oakley.com