Come usare il reggisella telescopico su una e-Mtb?
La prima risposta è la seguente: se parliamo di Mtb a pedalata assistita questo utilissimo dispositivo non è pensato solo per la discesa, ma, anzi, trova un impiego altrettanto efficace anche in salita.
Coloro i quali utilizzano le e-Mtb su percorsi ripidi, stretti e molto impegnativi nella guida avranno già avuto modo di accorgersi dei benefici di pedalare con la sella un po’ più bassa.
Già, ma quanto più bassa?
E perché abbassare la sella anche in salita?
Le risposte che state per leggere non sono affatto scontate.
La salita, questa sconosciuta…
Tenete presente questo aspetto: tanto più le e-Mtb hanno una vocazione discesistica e tanto più possono diventare impegnative da condurre in salita.
Molti degli accorgimenti tecnici che fanno la gioia dei biker in discesa possono diventare poco utili o addirittura controproducenti in salita.
Ad esempio, un angolo di sterzo molto aperto porta più facilmente ad alleggerire la ruota anteriore sulle pendenze più marcate riducendo la facilità di guida e incrementando il rischio di impennata.
Oppure un carro molto corto accentua la maneggevolezza, ma aumenta il rischio di sollevamento della ruota anteriore in salita.
Per ovviare a ciò occorre spostare il corpo quanto più possibile verso la ruota anteriore, assumendo una posizione poco naturale e di certo non comoda.
Se si tratta di brevi tratti ok, ma se la salita è lunga il discorso cambia.
E qui viene in aiuto il reggisella telescopico.
Baricentro più al centro
Tenete presente che il tubo piantone, cioè il tubo verticale di tutte le bici (e-Mtb comprese), è inclinato verso la ruota posteriore e anche per questa ragione quando il biker è seduto in sella il suo peso grava maggiormente sulla ruota posteriore.
Se si abbassa la sella di qualche centimetro (più avanti vi diremo di quanti cm), si riduce anche la distanza sella-manubrio e questo, oltre ad abbassare il baricentro ciclista+bici, aumenta la percentuale di peso che grava sulla ruota anteriore, cioè si sposta più in avanti il baricentro..
Ciò permette alla ruota anteriore di restare più facilmente a contatto con il terreno e si guida meglio la bici.
Di quanto abbassare la sella?
Bastano pochi cm, diciamo 3-5 cm, a seconda dell’escursione totale del reggisella telescopico, perché andare oltre renderebbe più difficile la pedalata.
3-5 cm è un valore, infatti, che permette ancora di pedalare, ma soprattutto migliora la libertà di movimento del biker sulla sella.
Le salite in single track, infatti, richiedono una guida attiva, cioè occorre costantemente bilanciare al meglio tanti fattori contemporaneamente, come l’equilibrio, l’aderenza della ruota posteriore, evitare impatti dei pedali con il terreno, sollevare la ruota anteriore per superare gli ostacoli e poi fare altrettanto con la ruota posteriore.
Sella abbassata completamente? Sì, se…
…se il fondo è particolarmente insidioso per la pendenza o per la presenza di scalini o gradini di roccia che richiedono manovre trialistiche.
Diciamo che tanto maggiore è l’impegno richiesto in salita e tanto più bassa va tenuta la sella.
Avete presente le moto da trial?
Non appena il terreno cambia pendenza e torna ad essere pedalabile si può alzare la sella e ripristinare l’assetto ciclistico.
Ricordatevi la guida attiva
Ne stiamo parlando già da diversi articoli, ma questo è un punto cruciale.
Potete avere la migliore delle e-Mtb, ma se restate passivi e aspettate che sia la bici a superare gli ostacoli resterete fortemente delusi.
E vi esporrete anche a seri rischi di caduta.
In salita vale lo stesso discorso della discesa: la prima cosa da fare è predisporre l’atteggiamento mentale giusto.
Se pensate che non ce la farete a superare quel gradone di roccia quasi certamente non ci riuscirete.
Mettetevi nell’assetto mentale di “ce la posso fare” e cominciate a pensare a come affrontare l’ostacolo, pensando e ragionando, ma soprattutto PROVANDOCI.
Le e-Mtb sono una piccola rivoluzione nella guida in salita, sono estremamente capaci e lo diventano davvero nel momento in cui PROVATE a metterle alla frusta.
Il sentiero è di tutti
Sebbene affrontare la salita in sella alle e-Mtb sia molto piacevole ed appagante occorre sempre e comunque fare i conti con la sicurezza.
Ovvero, il sentiero, a meno che non sia specificato un preciso verso di percorrenza, è aperto a tutti, quindi, tanto in discesa quanto in salita, siate rispettosi degli altri utenti.
Per esercitarvi in salita scegliete magari un sentiero poco frequentato e cominciate con quelli di difficoltà più bassa.
Ricordatevi sempre che il sentiero è di tutti.
Se vi interessa saperne di più sulla guida in salita di una e-Mtb date un’occhiata qui sotto:
Salve, mi chiamo Simone Lanciotti... e sono un appassionato di mountain bike come voi. Qualche anno fa, beh, ormai 5 anni fa, ho provato la prima e-Mtb e si è aperto un mondo.
Sono convinto che siano un'alternativa alle Mtb che potenzialmente riguarda tutti i biker.
Il mio lavoro (e quello dello staff di eBikeCult che dirigo) è raccontarvi la loro evoluzione, come usarle al meglio e come vanno sui sentieri.
Di seguito potete trovare tutti gli articoli firmati dal sottoscritto.
Simone Lanciotti