Come aumentare l’autonomia delle batterie di una e-bike?
Ecco una domanda che non smetterà mai di destare attenzione fra gli appassionati delle bici a pedalata assistita perché, in effetti, le variabili che influiscono sul consumo della batteria e su quanti km o quanto dislivello si può fare con una sola carica sono davvero molteplici.
Per estendere l’autonomia chilometrica della batteria (ossia il range, come dicono gli anglofoni), occorre considerare diversi aspetti, cioè quelli che trovate nella lista in basso, molti dei quali agiscono in modo simultaneo.
Diciamo che, prima di tutto, è bene verificare che la nostra batteria riceva le dovute attenzioni per dare il meglio di sé e di questo ne abbiamo parlato in questo articolo.
Poi, passiamo alle attenzioni nell’utilizzo della e-Mtb.
Cominciamo…
– Dislivello altimetrico
Magari è un discorso ovvio per la maggior parte dei lettori, ma il primo dato da considerare è quanta salita si sta per fare, perché è in salita che il motore assorbe più energia.
Indicare il range di autonomia della batteria in km non è un indice del tutto corretto, perché, ad esempio, con una singola carica di batteria è possibile fare 1500 m di dislivello in 40 Km oppure 300 metri di dislivello in 100 km.
Più salita si fa e prima si scarica la batteria.
Quindi, il dislivello è un fattore che incide di più rispetto alla distanza sull’autonomia delle batterie.
– Peso del biker + bici
Il motore delle e-bike ha una potenza nominale di 250 w.
Quindi, tanto maggiore è il peso del biker, tanto maggiore è la potenza richiesta al motore e, quindi, tanto più rapidamente si scarica la batteria.
Il peso del ciclista (e della bici) influisce in modo significativo e direttamente proporzionale sull’autonomia della batteria.
– Livello di assistenza richiesto
Oltre ai due fattori suddetti, c’è anche il fattore “quanto lavoro richiedo al motore?”, ovvero “quale livello di assistenza mi occorre per andare su”?
Posso essere un biker allenato che vuole andare su velocemente oppure un biker poco allenato che ha bisogno di maggiore assistenza alla pedalata, ma in entrambi i casi la gestione del livello di assistenza è cruciale.
E, se parliamo di off-road, devo anche essere attivo, ovvero essere in grado di capire e valutare qual è il più corretto livello di assistenza di cui ho bisogno al fine di ottimizzare il consumo delle batterie e migliorare il feeling con la guida.
Ad esempio, nel momento in cui la strada o il sentiero diminuisce la pendenza per svariate centinaia di metri è bene selezionare un livello inferiore di assistenza fintanto che la strada o il sentiero me lo permettono.
In questo modo si allunga, di poco, la durata della batteria, ma se si ha l’accortezza di… avere sempre questa accortezza durante l’uscita, allora il range della batteria si estende di diversi punti percentuale.
– Pendenza e tipo di terreno
Per un attimo mettiamo da parte l’assistenza elettrica ed immaginiamo di essere in sella a una Mtb tradizionale.
Se la pendenza è elevata si fa più fatica e se il terreno è scivoloso, sassoso e sconnesso si fa ancora più fatica.
Se torniamo in sella ad una e-Bike, i due scenari appena descritti si traducono rispettivamente in un elevato consumo della batteria e in un elevatissimo consumo della batteria.
Un conto è salire su asfalto o cemento e ben altro conto è farlo su single track con scalini, sassi e tratti scivolosi.
Quindi, quando siamo off-road prestiamo sempre attenzione a dove stiamo per mettere le ruote tenendo a mente che la traiettoria scelta influisce sul consumo della batteria.
– Seguire il flow, cioè essere fluidi
Tanto meno fluido è l’avanzamento dell’e-bike in salita e tanto maggiore è il consumo della batteria.
Qui entra in ballo un aspetto fondamentale, ovvero le capacità di guida del biker.
E’ possibile che due biker di pari peso, con la stessa bici e sul medesimo tratto di sentiero abbiano un consumo molto differente della batteria.
Quello che avanza affidando al motore e alle gambe tutto il compito di far avanzare la bici consumerà più batteria.
Quello che invece avanza coinvolgendo anche lo spostamento del corpo e del baricentro durante la guida e, quindi, cercando la massima fluidità d’azione, consumerà meno batteria.
Nell’off-road, infatti, occorre sempre essere attivi nella guida e nella conduzione del mezzo: ci si diverte di più e si aumenta anche la sicurezza.
Ecco perché è così importante il flow.
– Gomme: sezione, pressione e tipo mescola
Qui entrano in ballo diversi aspetti, ovvero l’attrito di scorrimento delle gomme e il grip delle gomme.
Deve esserci sempre un compromesso ottimale fra attrito e grip, perché uno è conseguenza dell’altro ed entrambi influenzano fino a un 15% il consumo della batteria.
Se l’attrito di scorrimento è basso, manca anche il grip della gomma.
Immaginate una gomma completamente liscia su una pietraia in salita.
Se l’attrito di scorrimento è alto, il grip della gomma potrebbe essere eccessivo.
Immaginate una gomma posteriore da Dh utilizzata su una salita su asfalto.
Focalizzandoci sulla gomma posteriore (quella chiamata in ballo durante la trazione) e parlando di un uso off-road impegnativo, l’optimum quindi è avere una gomma che abbia il più basso attrito di scorrimento possibile e il maggiore grip in off-road, ovvero un compromesso a cui ci si può avvicinare con le gomme più moderne (a mescola tripla o quadrupla e carcassa rinforzata) e purtroppo anche più costose.
L’effetto che una gomma posteriore di questa tipologia ha sull’autonomia della batteria può portare a miglioramenti del range di utilizzo della batteria fino a un 15%.
Se parliamo, invece, di un uso off-road più blando (cioè lontano dalle montagne) può essere sufficiente optare per una gomma posteriore meno artigliata, con una carcassa più morbida (e leggera) e/o con uno dei tanti sistemi anti-pizzicatura più moderni.
Per quanto riguarda le pressioni in gioco, vi rimandiamo a questo articolo pubblicato su MtbCult e vi segnaliamo che minore è la pressione, maggiore è l’impronta a terra della gomma e maggiore è il consumo della batteria.
In basso lo schema con le pressioni indicative pubblicato in quell’articolo.
Le gomme, quindi, hanno un’influenza non trascurabile sull’autonomia della batteria e, ovviamente, sulla confidenza di guida.
– Rapporto utilizzato (ovvero cadenza di pedalata)
Chi produce drive unit per e-bike non manca di segnalare un intervallo di cadenza di pedalata che permette di migliorare l’efficienza del motore e, quindi, di abbassare il consumo della batteria.
Cioè, qual è la cadenza di pedalata che devo tenere per migliorare il consumo della batteria?
Come valori di riferimento indichiamo fra le 60 e le 90 pedalate al minuto.
Questo valore spesso è indicato dal display della propria e-bike oppure lo si può ottenere dall’app che gestisce il motore.
Se pedalate con un rapporto troppo lungo (cioè, per capirci, con un “rapporto duro”) aumentate il consumo della batteria.
– Quanti stop&go? E con quale rapporto si riparte?
Pedalando off-road sono frequenti e, come detto, chi è bravo nella guida riesce a mantenere costante il flow, cioè a non fermarsi quasi mai.
Però capita a tutti di trovare un ostacolo difficile da superare e di fermarsi.
Nessun problema: in quei casi, se siamo ancora in salita, è bene ripartire utilizzando un rapporto non troppo lungo, altrimenti si va a richiedere uno sforzo più elevato al motore con un conseguente aumento del consumo di batteria.
Quindi, se in salita off-road vi piantate (succede a tutti…), assicuratevi di ripartire con un rapporto adeguatamente agile.
E’ bene tenere a mente che tanto maggiore è il numero degli stop&go in salita e tanto maggiore sarà il consumo della batteria.
– La sospensione posteriore
Potrà sembrarvi strano, ma la sospensione posteriore può aiutarvi molto in salita. E incidere sul consumo della batteria.
Se avete esperienza con la Mtb a doppia sospensione allora sapete quanto l’idraulica in compressione aiuti l’efficienza di pedalata e il risparmio di preziose energie in salita.
Ecco, con le e-bike vale la stessa cosa.
Se vi trovate su una salita con fondo battuto, chiudete la compressione dell’ammortizzatore per risparmiare preziosi Wh.
Solo se vi trovate su una salita impegnativa per pendenza e terreno valutate la possibilità di non chiudere l’idraulica in compressione per avere il massimo grip sulla ruota posteriore.
– Efficienza meccanica
Una e-Mtb è pur sempre un mezzo meccanico che richiede manutenzione e lubrificazione.
La catena è ok?
Cioè, la pulite con un panno e la lubrificate prima di ogni uscita?
I mozzi in che stato sono?
E i pedali?
Se l’obiettivo è massimizzare il numero di km e/o il dislivello fattibile con una singola carica di batteria, allora l’efficienza meccanica ha un suo peso.
Oltre a tenervi alla larga da spiacevoli imprevisti…
– Siate attivi nella guida off-road
Le e-Mtb sono magnifiche, ma sono mezzi che richiedono una guida attiva.
Ricordatevi sempre che siete voi a guidare e non l’e-bike.
Se il peso vi mette in soggezione, riducete la velocità e/o affinate la tecnica.
Non lasciatela andare in discesa pensando che “tanto è un mezzo capace di tutto”, “tanto ha 180 mm di corsa davanti”, “tanto ha le gomme Plus da 2,8 con carcassa rinforzata”, perché sarebbe un errore molto grave.
Siete voi a guidare sempre e tanto prima riuscite a governarla come fosse una Mtb, tanto prima riuscite a migliorare nella guida.
E anche a ridurre il consumo di batteria.
E a divertirvi di più.
Provate, poi ne riparliamo…
Qui altri tutorial sull’utilizzo delle e-Mtb.
Se vi è piaciuto questo articolo e vi interessa saperne di più sulle e-Mtb e sulle e-Bike in generale, seguiteci sulla pagina Facebook e sul nostro canale YouTube ufficiale.
PS: chi ci segue da più tempo ricorderà un video che abbiamo pubblicato un anno fa, nel quale parlavamo proprio della guida di una e-bike in salita.
Di esperienza in più nel frattempo ne abbiamo fatta, ma vale la pena riguardarlo tenendo a mente quanto avete appena letto.