Trek e-Caliber: dopo avervela presentata (qui l’articolo), è il momento di dirvi come va.
Abbiamo provato in diverse situazioni la nuova e-Mtb da cross country di casa Trek nella versione 9.9 XTR, ossia quella top di gamma montata Shimano, ma abbiamo anche avuto modo di realizzare una comparativa interessante con la “sorella” senza motore, la Supercaliber.
Iniziamo proprio da qui:
Ora torniamo sulla Trek e-Caliber, analizzando dettagli e sensazioni…
1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria
Parliamo di quote da cross country moderno, riadattate per ospitare una forcella da 120 mm e per comportarsi al meglio nonostante il peso maggiore del mezzo.
Sterzo da 67.5 gradi e reach abbondante sono studiati per migliorare la stabilità sul veloce e per aggredire meglio gli ostacoli, il carro è corto ma non troppo per garantire la luce giusta tra motore, telaio e gomme di sezione abbondante (2.4” di serie, su cerchi da 30 mm).
Il piantone, a primo impatto sembrerebbe poco in piedi, ma su un’elettrica questo fattore passa un po’ in secondo piano.
Di seguito le geometrie complete di tutte le taglie:
– Assetto in sella
E’ molto simile a quello che si ha sulla Supercaliber, quindi da gara.
Davanti, però, la forcella da 120 mm offre una posizione più rialzata, che su un mezzo di questo tipo non è male.
Nonostante il piantone non sia tra i più verticalizzati, raramente si avverte la necessità di avanzare sulla sella in salita, giusto nei punti veramente ripidi.
Come sempre, Trek offre delle geometrie che ti fanno sentire a casa sin da subito.
– Cura costruttiva
Massima attenzione sull’integrazione di batteria e motore nel telaio, infatti a primo impatto si fa fatica a capire che è una e-Mtb.
Super integrati anche i passaggi dei cavi.
Curate le protezioni nei punti cruciali, come la zona tra corona anteriore e fodero basso in cui compare una piastrina in alluminio che copre il carbonio da eventuali contatti con la catena.
Molto protettivo anche il batticatena in gomma dura.
Il sistema IsoStrut dell’ammortizzatore, come sempre offre delle linee pulitissime e un look autentico che non passa inosservato.
Molto belle anche le colorazioni, più o meno sobrie in base alla scelta del cliente, ma sicuramente originali.
– Tuning ammortizzatore
L’ammortizzatore posteriore è integrato nel telaio e si avvale del sistema IsoStrut già utilizzato sulla Supercaliber.
Il travel è di 60 mm, quindi piuttosto ridotto. Ecco perché, trattandosi di una e-Mtb, Trek consiglia di utilizzare delle pressioni d’aria un po’ più alte del solito.
Nel mio caso (peso attuale 64 kg) ho usato una pressione di 145-150 psi, ossia circa 20 psi in più rispetto a quelli utilizzati sulla Supercaliber.
La curva di compressione è molto lineare (di default è inserito lo spacer più piccolo di color verde), ma si può modificare nei centri Trek inserendo gli spacers più grandi (arancione o viola).
Parlando di regolazioni esterne, oltre all’aria si può agire sul rebound e ovviamente sul lockout tramite comando remoto.
– Posizionamento ammortizzatore
L’ammortizzatore è letteralmente “inglobato” nel telaio: questa posizione dona alla bici un aspetto futuristico e delle linee pulitissime.
Inoltre permette al fango di non accumularsi sullo stelo e si arriva facilmente ai registri di rebound e lockout (nel caso in cui si preferisca il comando manuale).
Manca l’attacco per il secondo portaborraccia, ma trattandosi di una e-Mtb, questo dettaglio è meno importante.
– Autonomia batteria
Il motore Fazua Evation con aggiornamento Black Pepper prevede una batteria da 250Wh, quindi tra le più piccole presenti sulle e-Mtb in commercio.
Questo permette di contenere i pesi e di avere delle linee molto racing del telaio, ma bisogna accettare dei compromessi.
Alternando le modalità di assistenza bassa (Breeze) e media (River), si percorrono anche fino ai 40-50 km, anche qualcuno in più se siete leggeri ed allenati.
Ma se si utilizza troppo spesso la massima assistenza (Rocket) si ha un consumo molto più precoce.
Se decidete di agire sulla personalizzazione dei vari livelli tramite il software Toolbox (qui un tutorial), vi consigliamo di utilizzare le modalità predefinite, studiate appositamente per evitare consumi troppo repentini.
In poche parole, bisogna gestire con intelligenza le modalità, in base alla condizione fisica e agli obiettivi di giornata. Ed evitare troppi fai da te…
Di seguito, l’uscita più lunga (e divertente) svolta in sella alla Trek e-Caliber, all’arrivo avevo una carica residua del 22%:
– Peso telaio e/o bici
La Trek e-Caliber 9.9 XTR, in taglia M pesa 16.4 kg reali senza pedali, circa 450 grammi in più rispetto ai 15,95 kg dichiarati.
Tuttavia, il risultato è molto buono e soprattutto il peso è ben distribuito per garantire una buona maneggevolezza nella guida.
Trek fornisce anche una cover vuota da montare al posto della batteria in caso si volesse usare la e-Caliber senza assistenza del motore, in tal caso il peso scende di 2.75 kg.
– Prezzo telaio e/o bici
La Trek e-Caliber 9.9 XTR costa 11999€.
Il montaggio top di gamma potrebbe giustificare in parte questo prezzo, che è comunque molto alto e non alla portata di tutti.
Esistono dei modelli più economici, come il 9.6 da 6799€ e il 9.8 da 9999€, ma anche versioni più costose come la 9.9 XX1 AXS da 12999€.
– Garanzia sul telaio
Trek offre la garanzia a vita sul telaio per il primo proprietario e di due anni su parti elettroniche e componenti.
Per altre informazioni sulla garanzia Trek cliccate qui.
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
Come accennato precedentemente, l’assetto in sella è molto racing e non troppo diverso da quello che si ha su una classica bici da Xc. Questo è un vantaggio per chi viene da questa disciplina e sceglie la e-Caliber come prima e-Mtb.
In salita cambia il peso e il modo di pedalare (non si rilancia quasi mai), ma si può mantenere una posizione redditizia, senza troppi cambiamenti di appoggio su pedali, sella e manubrio.
Durante il test ho usato prevalentemente l’impostazione “Moderate” dei preset forniti dall’azienda, che a mio avviso è il giusto compromesso tra prestazioni ed autonomia.
In questa configurazione si ha una buona spinta, ma il feeling è piuttosto naturale e il motore segue il ritmo di pedalata del biker.
Ho trovato particolarmente funzionale la modalità River (intermedia), che offre 210w di picco ed una spinta bella piena in ogni fase.
Sugli strappi più impegnativi ho provato anche la modalità Rocket, ma a volte l’assistenza è fin troppo potente e se il fondo è sconnesso si finisce per perdere trazione.
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
Lo sterzo bello aperto e la forcella con steli da 34 e travel di 120 mm donano un bel feeling in tutte le situazioni: ottima scelta per un mezzo di questo genere.
Il peso è superiore rispetto a una Xc classica, ma la Trek e-Caliber non è mai macchinosa, si guida molto bene anche nello stretto, permette di fare bunny hop e scavalca gli ostacoli senza incertezze.
Unico “neo” è l’atterraggio da alcuni salti: a volte ho avvertito il fondo corsa un po’ troppo facilmente, cosa comprensibile visto il travel di soli 60 mm, ma la sensazione non è stata proprio piacevole…
Pertanto, se volete spingervi un po’ oltre fate un setup molto sostenuto dell’ammortizzatore, utilizzando gli spacers più spessi e, se necessario, lavorando anche sulla parte idraulica.
Ma ricordate che parliamo comunque di un mezzo da Xc, con tanti vantaggi ma anche dei limiti…
A proposito di limiti, ho avvertito la mancanza di un reggisella telescopico, non previsto di serie sul modello 9.9 XTR, ma a mio avviso indispensabile sulle e-Mtb: più si riesce ad abbassarsi con il corpo, più si può assecondare l’enorme sensazione di sicurezza che offrono questi mezzi.
4 – COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
Il limite di molte e-Mtb è proprio questo, la pianura e i tratti veloci, perché quando sopra i 25 km/h il motore non fornisce più assistenza, bisogna spingere solo con le gambe.
Ma la Trek e-Caliber è diversa: il motore Fazua Evation non genera molto attrito e oltre il limite la bici scorre piuttosto bene, complice anche il peso totale che è tra i più leggeri del segmento e-Bike.
Questo permette anche di “osare” un po’ di più sul chilometraggio, perché chi ha un po’ di gamba potrebbe tornare a casa anche a motore spento o scegliere di pedalare sempre in Breeze Mode.
In conclusione…
La Trek e-Caliber è una e-Mtb per “pedalatori” e per chi magari ha già una certa esperienza nel mondo del cross country o delle granfondo.
E’ un mezzo originale, che esce dagli schemi della e-Mtb classica, pensato per chi non può permettersi di essere super allenato, ma non vuole nemmeno rinunciare all’uscita con gli amici o alla pausa pranzo sui sentieri dietro casa.
Ci viene da pensare all’amatore che ha sempre pedalato su una front o su una full leggera e non ha intenzione di acquistare una e-Mtb da trail/enduro: la e-Caliber permette a questo tipo di utente di non cambiare impostazione, abbigliamento e modo di guidare, sfruttando però l’aiuto del motore e godendosi le uscite come faceva prima.
Fatichiamo, invece, a vederla in un contesto agonistico: le gare di e-Mtb Xc iniziano a farsi spazio, ma lo standard esistente al giorno d’oggi premia di più i mezzi con motori e batterie super potenti e con escursioni abbondanti.
Staremo a vedere se qualcosa cambierà da qui in avanti…
Per saperne di più sui dettagli tecnici della e-Caliber cliccate qui:
Nuova Trek e-Caliber: motore Fazua, peso al top e obiettivo Xc
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