Negli ultimi anni l’enduro ha preso una piega molto più impegnativa, acquisendo sempre più una connotazione racing introdotta con l’Enduro World Series, cioè la massima espressione dell’enduro a livello mondiale.
Il livello degli atleti si è alzato moltissimo, così come la difficoltà dei tracciati e di conseguenza anche le capacità dei mezzi in questione, sempre più adatti a questa categoria.
Prima era il punto di incontro tra Xc e Dh, ma ora richiede una preparazione atletica e tecnica specifica e molto elevata, trasformando qualcosa che prima era un po’ godibile per tutti in qualcosa di molto più specifico e talvolta riservato a pochi.
In questo quadro si inseriscono anche le Mtb a pedalata assistita che hanno creato una separazione ancora più netta con il passato.
In termini di tecnica di guida richiesta, di format di gara, di seguito da parte del pubblico e, infine, in termini di vendita delle bici da enduro.
Da un lato il legittimo desiderio di vittoria e di risultati nelle gare EWS ha portato le case a sviluppare mezzi sempre più adatti alla discesa, perché fondamentalmente è qui che si fa la classifica, rinunciando un po’ alle doti di pedalabilità e facilità di guida.
E’ stato quest’ultimo aspetto che ha destato in noi delle riflessioni che, in un primo momento, abbiamo esposto durante una trasmissione in diretta (che trovate linkata in fondo all’articolo) e, oggi, in questo articolo.
Il quadro complessivo, quindi, è molto diverso rispetto a 4-5 anni fa e questo articolo cerca di fare il punto della situazione, rispondendo, appunto, alla domanda: enduro Mtb ed e-Mtb: qual è il presente e come sarà il futuro?
L’enduro amatoriale ha ancora ragione di esistere? O ci sarà un’alternativa molto più simile all’ Ews-E?
Le e-Mtb da enduro prenderanno il posto delle Mtb da enduro?
1 – Mtb da enduro per percorsi sempre più difficili o percorsi per Mtb da enduro sempre più capaci?
E’ vero che percorsi sempre più difficili danno modo agli atleti di fare la differenza.
In un percorso facile, la differenza si riduce e quindi lo sviluppo o l’evoluzione collegata ad esso è più lenta, sia dei rider che delle Mtb.
Chiaramente le due cose sono collegate.
Una è conseguenza dell’altra.
E’ per questo che abbiamo bici sempre più aggressive e improntate alla discesa, perché è qui che si decide la classifica.
Ma siamo in grado di sfruttare tutta questa tecnologia?
Tutte queste capacità tecniche e meccaniche delle ultime Mtb da enduro?
2 – Il desiderio di emulazione
Sempre più escursione e geometrie sempre più adatte alla discesa ad alta velocità: ma questo significa maggiore facilità di guida?
Rendono realmente la bici più sicura e divertente?
Il punto focale forse è più nello spirito di emulazione dei pro’.
La “cosa fica” delle Mtb, così come della bicicletta in generale, è che possiamo comprare la bici del pro’.
E’ come se potessimo acquistare la F1 di Lewis Hamilton.
Ma avere la F1 di Hamilton non fa di noi Hamilton.
Anzi, probabilmente è qualcosa di talmente lontano da noi che in circuito con una Fiat 500 riusciremmo ad essere più veloci che con una F1…
Il discorso può essere in parte lo stesso a nostro avviso: è vero che le attuali bici con tutta questa escursione e geometrie aggressive hanno più margine per essere veloci e in molti frangenti possono aiutare ad affrontare i passaggi più difficili, ma siamo veramente in grado di affrontare quel passaggio e quella velocità e guidare la Mtb come vogliamo?
O è lei a guidare noi?
E a condizionare le nostre uscite?
3 – E’ la Mtb da enduro a guidare noi?
Qui iniziamo ad addentrarci un po’ di più nel nocciolo della questione.
Le bici dei pro’ hanno telai in grado di resistere ad impatti (quasi) di ogni genere, escursioni sempre più generose e sospensioni sempre più massicce, freni più potenti, gomme rinforzate e magari anche inserti per spingere al limite la struttura dei copertoni.
Tutti questi aspetti offrono ulteriore margine d’azione per chi, però, sa sfruttarlo in discesa, e vi garantiamo che ci vuole veramente tanta forza e tanta capacità per sfruttarlo.
Almeno quanta è la fatica in più che ci viene richiesta in salita.
Ne risultano Mtb sempre più pesanti, tra i 14 e i 16 kg, ed è proprio questo aspetto di difficoltà nella guida e nella fase di pedalata che sta allontanando gli amatori, cioè quella tipologia di utenti che, quando va bene, riescono salire in bici solo una o due volte a settimana.
“Mi piace andare in discesa e divertirmi, ma se nell’arco di una giornata, a causa del mio scarso allenamento, riesco a fare solo 1 o 2 salite e, quindi, 1 o 2 discese, perché comprarmi una bici da enduro?”
E c’è anche un altro discorso:
“E’ vero, ci sono anche le trail bike, ma hanno troppa poca escursione e preferirei averne di più, così mi sento più sicuro: come posso fare, allora?”
E’ per queste ragioni che la soluzione per l’amatore sta diventando sempre più la e-Mtb da enduro.
E la successiva domanda che ci poniamo è: le Mtb da enduro sono destinate a sparire in favore delle e-Mtb da enduro?
4 – Come le e-Mtb hanno cambiato la percezione dell’enduro
E’ doveroso fare un’ulteriore precisazione.
Con la nascita delle e-Mtb probabilmente è cambiato anche il modo di intendere le uscite domenicali tra amici, chiamate più o meno impropriamente, “uscite enduro”.
L’enduro, infatti, è una disciplina agonistica, ovvero, agli esordi, la versione agonistica dell’all-mountain.
Lo zoccolo duro degli appassionati, quindi, ha preferito il puro divertimento fra amici, rinunciando all’enduro “muscolare” in favore di quello in sella alle e-Mtb.
Con ciò, la restante parte, l’anima racing, si è trovata a praticare una disciplina che è diventata sempre più racing e, come dicevamo all’inizio, più fisica e più tecnica e, conseguentemente, sempre più di nicchia…
5 – Le e-Mtb da enduro: vantaggi e svantaggi
Se pensiamo al riscontro cronometrico, probabilmente e sorprendentemente le e-Mtb sono anche più veloci.
Garantiscono dei rilanci fulminei fuori dalle curve, non fanno schizzare il battito cardiaco alle stelle e permettono di guidare con più lucidità e forza quando ce n’è bisogno.
Se è vero che sono più stabili sul veloce e scassato, è anche vero che sono più difficili da fermare su ripido, le frenate vanno anticipate, sono più lente nei cambi di direzione e, in generale, più faticose da manovrare.
Vista l’enorme coppia motrice che assiste la pedalata il lato più entusiasmante è che possiamo divertirci anche in salita, per guidare su tracciati impegnativi dove non avremmo mai osato farlo.
Date uno sguardo a questo articolo su cosa si può fare in salita, o al video qui sotto!
Il piacere di guida negli ultimi anni è aumentato moltissimo grazie allo sviluppo per quanto riguarda geometrie e distribuzione del peso.
Però non possiamo ancora dire che una e-Mtb da enduro è piacevole da guidare quanto una Mtb da enduro.
C’è ancora molta strada da fare e per ora rimangono due mondi distinti.
Con tantissime affinità, ma distinti.
6 – E poi ci sono le e-Mtb superleggere…
Saranno loro l’anello di congiunzione tra le due categorie in questione? Ne abbiamo parlato spesso dopo l’uscita della Turbo Levo Sl e della Orbea Rise (qui a confronto).
Sono appena state introdotte e c’è moltissimo ancora da capire.
Però, sostanzialmente, sono e-Mtb capaci di un livello di assistenza elettrica ridotta e, anche, una batteria di capacità ridotta e, conseguentemente, anche il peso si avvicina moltissimo a quello di una Mtb da enduro race…
Domandona: e se le nuove e-Mtb da enduro fossero super leggere, vicine al peso attuale delle Mtb da enduro, perché meno adatte al pro’, ma più su misura dell’utente medio?
Si potrebbe aprire una nuova fetta di mercato, legata all’enduro non agonistico fatto di divertimento, piacere di guida, sport ma senza la preparazione atletica delle attuali enduro “muscolari”?
Pensate che durante la prova della Specialized Turbo Levo SL in Sudafrica il direttore, Simone Lanciotti, ha posto questa domanda ai tecnici di Morgan Hill:
“E se domani uscisse la Enduro elettrica con un motore e una batteria compatti e leggeri come quelli della Turbo Levo SL?”
La risposta da Specialized non è arrivata, se non un sorrisetto compiaciuto…
7 – Perché facciamo “enduro”?
Principalmente noi definiamo enduro l’uscita tra amici e ci piace perché possiamo affrontare le salite, più o meno tecniche, in compagnia mentre scherziamo e ridiamo, con la certezza che una volta in cima continueremo a farlo affrontando, godendo dell’adrenalina che difficoltà del sentiero e velocità generano.
Andiamo in Mtb per godere del paesaggio, della natura, del piacere di avere il controllo su un mezzo capace di portarci dove vogliamo, e se possiamo farlo con meno fatica (ma non zero fatica, attenzione), perché non farlo?
In fondo, lo facciamo per divertimento…
Il divertimento e l’esplorazione sono alla base dell’enduro.
Questa per noi è la Mtb.
8 – Che fine farà la Mtb da enduro?
In sostanza crediamo che l’enduro, praticato con le attuali Mtb sempre più aggressive in discesa, magari anche con forcelle a doppia piastra, sarà concepito quasi unicamente come agonistico o resterà per quei pochi amanti della guida e della purezza della Mtb, fatta di fatica, passione e un’alta preparazione tecnica e fisica.
Le attuali e-Mtb da enduro, quelle con motore più potente e batterie più capaci, potrebbero ridimensionarsi e tornare ad essere mezzi più rivolti all’utente comune o il neofita con geometrie più “facili” ed escursioni leggermente ridotte, mentre la prossima generazione di e-Mtb da enduro potrebbe essere quella delle superleggere, ovvero con assistenza elettrica, capacità batteria e peso ridotti, in grado di soddisfare una fetta più grande di appassionati (fisicamente anche un po’ più preparati) che vogliono divertirsi abbracciando sport, tecnologia e natura…
Chi vivrà vedrà.
Noi, intanto, continuiamo a sperare che resteranno le Mtb da enduro, le e-Mtb e le e-Mtb superleggere, e che ne vengano anche altre.
In fin dei conti sono tutte belle e sognare non costa nulla. ?
Abbiamo realizzato anche una trasmissione in diretta riguardante questo tema (la trovate qui sotto), che ha coinvolto l’enduro a tutto tondo.
Se vi è piaciuto l’articolo vi invitiamo a scoprire, qui, le altre trasmissioni Live che hanno trattato argomenti riguardanti le nostre amate due ruote artigliate.
A presto!