Il sistema Shimano Steps per Mtb a pedalata assistita è una delle novità più apprezzate dagli appassionati di questa tipologia di mezzi.
Shimano già da diversi anni aveva nel suo catalogo un sistema motore-batteria-software per bici a pedalata assistita, ma solo qualche anno fa ha deciso di puntare con più decisione nel settore delle Mtb con assistenza elettrica.
E il risultato è senza dubbio di alto livello.
Il debutto ufficiale del colosso giapponese nel settore delle e-Bike è stato interpretato dagli appassionati di Mtb, al pari del lancio della Specialized Turbo Levo, come la definitiva consacrazione delle Mtb a pedalata assistita.
Shimano conosce le necessità di chi va in Mtb e con il sistema Steps è riuscita anche, in qualche modo, a prevedere quelle di chi utilizza le e-Bike.
Compito arduo, visto che tutta la bike industry in questo momento sta cercando di immaginare e delineare i confini di applicazione di un motore elettrico su una bici.
Lo Shimano Steps, pur non essendo stato fra i primi, è comunque diventato subito un riferimento molto importante e anche molto temuto dai suoi rivali, fra i quali Bosch e Yamaha che in campo e-Bike avevano più esperienza di Shimano.
L’ampia adozione come drive unit su numerose e-Bike ha reso lo Shimano Steps un elemento di pregio, generando subito moltissima curiosità fra gli appassionati.
Doveroso, quindi, dedicargli un approfondimento, sfruttando il fatto che alcune delle e-Bike che stiamo testando da diverse settimane ne sono equipaggiate, ossia la Bmc Trailfox Amp Ltd e la Cannondale Cujo Neo 1, più la Orbea Wild Fs di cui abbiamo realizzato uno Short Test.
Di recente il sistema Shimano Steps è stato dotato, tramite l’applicazione Shimano E-Tube, della possibilità di configurare le modalità di assistenza su tre livelli differenti.
E da lì siamo partiti per parlarvi di questo sistema.
Mettetevi comodi e guardate il video, poi proseguite nella lettura dell’articolo:
Shimano Steps: cosa convince di più?
– Estrema fluidità di erogazione
Insieme al motore Rocky Mountain Powerplay e al Brose di Specialized, questo motore segna un nuovo riferimento in fatto di fluidità di erogazione dell’assistenza elettrica.
Per fluidità e rapidità di supporto alla pedalata è, insieme al sistema Rocky Mountain, un vero e proprio riferimento: la spinta è immediata, mai brusca e sempre ben dosabile in modo proporzionale (e prevedibile) alla spinta delle gambe sui pedali.
– Rapido nel sentire la variazione di spinta sui pedali
Se si smette di pedalare per un attimo, come può accadere spesso in salita, e poi si ritorna a spingere il motore Shimano risponde con regolarità, senza picchi di coppia che possono destabilizzare l’equilibrio e l’aderenza della ruota posteriore.
Basta una spinta sul pedale per far entrare in azione il sistema.
– Display Lcd nascosto e ben leggibile
E’ in assoluto il migliore che esista in questo momento: compatto, sempre leggibile (anche con il sole più forte), facile da gestire e completo.
Tramite l’applicazione Shimano E-Tube è possibile decidere quali dati visualizzare nel menù e, in abbinamento a una trasmissione Shimano Di2, è in grado di mostrare anche il rapporto inserito.
Difficile chiedere di più a un display per e-Bike.
– Connettività Bluetooth e Ant+
Ecco un altro dettaglio non marginale.
Per quanto sia una dotazione di serie molto diffusa fra i sistemi concorrenti è comunque un plus da segnalare e che permette allo Shimano Steps di competere con Specialized, Yamaha, Bosch (solo con display Non) e i motori che utilizzano l’app eBikeMotion, seppure con livelli di personalizzazione differenti.
– Motore compatto
Per chi costruisce telai questa è la dote più interessante, perché riduce le interferenze che la presenza di un motore elettrico comporta sulla geometria del telaio e della sospensione.
L’ingombro in altezza è il migliore in campo e-Bike, al punto da rendere non obbligatoria l’adozione di una protezione aggiuntiva per il motore.
– Batteria integrata e non
Con 504 Wh di capacità totale la batteria Shimano è allineata a quello che può essere definito lo standard in fatto di batterie per e-Bike.
Va detto anche, però, che è già in atto un cambiamento per quanto riguarda il valore standard di capacità della batteria e guardando le proposte di Rocky Mountain, Bh, Olympia, Haibike e altri ancora è possibile ipotizzare che il valore di 500-504 Wh diventerà un riferimento appartenente al passato.
Da segnalare che lo Shimano Steps può essere fornito sia con una batteria integrabile nel tubo obliquo, sia con una batteria da posizionare sul tubo obliquo.
Va detto però che il peso della batteria Shimano integrabile è di 3190 gr, cioè ben sopra i 2600 gr della batteria esterna Shimano sempre da 504 Wh.
– Ergonomia dei comandi sul manubrio
Di fatto sono i comandi del sistema Shimano Di2, la cui ergonomia è di altissimo livello.
Sono facili da attuare, la posizione delle levette (o frigger) è regolabile e il click è facilmente percepibile tanto al tatto, quanto a livello acustico (se il bip è attivato).
Occorre prestare attenzione però al tipo di reggisella telescopico che si utilizza sulla propria e-Bike: è fondamentale, infatti, che il comando remoto non interferisca con i comandi Shimano Di2 del sistema Steps.
– Personalizzazione dell’erogazione
E’ una novità di qualche settimana fa ed è molto gradita da chi utilizza le e-Bike in maniera più impegnativa.
La differenza di assistenza fra le tre modalità Eco, Trail e Boost non era così marcata come invece può diventare ora dopo aver personalizzato le soglie di assistenza.
In precedenza, fra Eco e Trail, infatti, la differenza era davvero minima e non facile da percepire, mentre ora, tramite l’applicazione Shimano E-Tube, è diventata molto più avvertibile.
Seppure il livello di personalizzazione permesso è abbastanza basico (il massimo è offerto dal sistema Specialized) è tuttavia sufficiente per dare dei benefici all’utente.
– Corona di grandi dimensioni
Un dettaglio non trascurabile che caratterizza lo Shimano Steps è la dimensione standard della corona. Di norma si trovano corone da 34 denti sui motori Shimano, cioè molto più grandi rispetto a quanto si vede sui più diffusi motori Bosch (14 o 16 denti) o sul neo-arrivato motore Rocky Mountain.
Una corona di dimensioni standard, cioè 32 o 34 denti, riduce l’usura meccanica dei componenti della trasmissione e ne aumenta la durata.
Shimano Steps: cosa convince di meno?
– Pulsante di accensione con batteria integrata
E’ un dettaglio marginale, se volete, ma che può rendere meno piacevole l’esperienza d’utilizzo di una e-Bike con motorizzazione Shimano Steps.
E’ abbastanza facile che nella parte inferiore del tubo obliquo, cioè dove è collocato il pulsante di accensione e i 5 led verdi dello stato di carica della batteria, finiscano schizzi di fango e di sporco vario…
Diverso il discorso nel caso della batteria sul tubo obliquo: in questo caso il pulsante di accensione è posto sul lato superiore, più protetto dalla sporcizia.
La domanda che ci si pone, però, è: ma perché non consentire l’avvio del sistema con un pulsante sul display?
– Livello di assistenza Eco elevato e non ancora configurabile
In Eco il motore Shimano Steps spinge forte, più forte di un Bosch Performance Cx, e questo quando siamo in salita molto ripida off-road può essere utile, ma in tutte le altre situazioni e soprattutto se abbiamo bisogno di gestire con oculatezza la carica della batteria tutto questo diventa un limite.
E’ una chiara scelta di Shimano con la quale una fetta di utenti potrebbe non trovarsi d’accordo.
E allora perché non consentire anche alla modalità Eco di essere configurata secondo le necessità e le preferenze dell’utente tramite l’app Shimano E-Tube?
Magari, come detto nel video, Shimano ci sta già pensando…
– Autonomia della batteria inferiore rispetto alla concorrenza
Per i motivi suddetti, l’autonomia della batteria Shimano da 504 Wh risulta leggermente inferiore rispetto, ad esempio, a quella di un motore Bosch Performance Cx con batteria da 500 Wh.
Per dare un’idea della differenza considerate che lo stesso giro mostrato in basso è stato effettuato sia con la Bmc Trailfox Amp Ltd (motore Shimano Steps), sia con una Haibike Xduro Nduro Pro (motore Bosch Performance Cx) e in entrambi i casi nella modalità di assistenza minima (ad eccezione di qualche tratto molto ripido).
Ebbene, nel caso del motore Shimano non sono riuscito a concludere il giro e la batteria si è esaurita poco prima della fine dell’ultima salita.
Nel caso del motore Bosch, invece, con una singola carica di batteria sono riuscito a concludere il giro
Le differenze non sono così significative (parliamo di un centinaio di metri di dislivello di differenza), ma vanno comunque segnalate.
– Segnalazione carica in esaurimento
Durante l’uso è bene tenere presente che le ultime due tacche dello stato di carica della batteria sono, in pratica, una soltanto.
Durante le prime uscite mi sono trovato a passare da 3 tacche, cioè circa metà batteria, allo stato di “riserva” molto prima del previsto.
Si tratta di una caratteristica con la quale occorre prendere confidenza, soprattutto all’inizio.
– Dati fissi sul display
Questo è un dettaglio tutto sommato marginale.
In sostanza non è possibile decidere di mantenere la visualizzazione di un certo dato sul display perché il sistema, dopo qualche minuto, commuta sempre e comunque sul dato di velocità istantanea.
E se si volesse visualizzare sempre la cadenza o l’autonomia chilometrica della batteria?
In conclusione…
Lo Shimano Steps, durante il test di una Cannondale Cujo Neo 1 e poi di una Bmc Trailfox Amp Ltd (di entrambe leggerete a breve i test), ha fatto vedere un livello di prestazioni, affidabilità e maturità tecnica davvero ragguardevoli.
Le critiche e le riserve espresse sono migliorabili con relativa facilità e si tratta, perlopiù, di aspetti che riguardano il software piuttosto che l’hardware e si potrebbero (d’obbligo il condizionale) risolvere con un aggiornamento del firmware.
Fluidità dell’erogazione, comportamento sempre prevedibile, grande aderenza della ruota posteriore e facilità di utilizzo sono i pregi principali che si possono riscontrare nell’utilizzo.
Senza dimenticare che la compattezza del motore permette una guida molto vicina a quella di una Mtb, uno dei motivi per cui lo Shimano Steps ha visto un così alto livello di adozione da parte dei vari marchi di bici.
Rispetto alla versione semi-prototipo che Shimano ci fece provare lo scorso anno la versione definitiva è molto più affinata ed efficace, ma il miglioramento continua e, grazie all’elettronica, può diventare un beneficio che tutti gli utenti potranno sperimentare.
Una precisazione: a questo test non diamo ancora un voto perché per poter esprimere un giudizio dobbiamo assicurarci di aver provato a fondo tutti gli altri motori presenti sulla scena e-Bike in questo momento.
Della maggior parte di loro conosciamo virtù e limiti, ma all’appello ne mancano ancora un paio.
Ne riparleremo nelle prossime settimane…
Per informazioni Shimano-Steps.com