Quello che state per leggere è lo Short Test di una e-Bike molto particolare e che, se non siete e-Biker praticanti e appassionati, a prima vista può risultare incomprensibile, inutile e anche fastidiosa.
Ma gli orizzonti futuri e i potenziali sviluppi delle e-Bike sono un territorio ancora inesplorato verso il quale la bike industry (e non solo) si sta lanciando, con non poco coraggio.
Ne vedremo tante altre di e-Bike difficili da digerire e da comprendere di primo acchito, perché siamo agli esordi di una serie di cambiamenti epocali nel mondo della bici.
Fatevi guidare dalla curiosità e continuate a leggere ?
SL
RIVA DEL GARDA – A poche ore dalla conclusione dell’impresa Transalp 36 (qui trovate un video trailer dell’impresa) di Florian Vogel e Markus Schulte-Luenzum Focus ci ha invitati a provare quello il loro concetto di cross country a pedalata assistita presentandoci la nuova Focus Raven 2.
Il concetto di base è molto semplice: creare una bicicletta da Xc a pedalata assistita mantenendo le prestazioni di una moderna bici da gara. Sulla carta decisamente facile ma nella pratica il discorso è ben diverso.
I sistemi di propulsione più utilizzati puntano ad avere potenza ed autonomia aumentando le dimensioni delle batterie e riducendo con difficoltà quelle dei motori.
Questo aggravio di peso influisce però sulle prestazioni e sull’handling della bici.
Sulla nuova Focus Raven 2 questo concetto è stato ribaltato e l’ottimizzazione si è concentrata sui pesi questo grazie ad un sistema batteria-motore della tedesca Fazua, già visto qualche mese fa sulle e-bike Focus Project Y.
La nuova Raven 2 non fa altro che proporre in chiave Xc il concetto delle Project Y.
Guardate cosa cambia per motore e batteria nel video seguente:
La Focus Raven 2 in pillole
Come ogni bici da Xc che si rispetti, il telaio della Raven 2 è un monoscocca in fibra di carbonio e ospita perfettamente all’interno del tubo obliquo il sistema motore-batteria Fazua.
Il design è molto moderno e le linee più spigolose del triangolo anteriore, tipiche della serie Raven, si sposano alla perfezione con le rotondità del resto del telaio.
Ma parliamo un po’ del sistema Fazua, cuore pulsante di tutto il progetto.
Come detto in precedenza il suo punto di forza sta appunto nella leggerezza e nella compattezza dell’insieme.
All’interno di un unico alloggiamento estraibile dal telaio troviamo il motore e la batteria che è a sua volta sostituibile in pochi secondi.
Nella zona del movimento centrale restano infatti solo gli ingranaggi di riduzione per il motore e l’innesto di trasmissione (foto in basso) la cui forma è ripresa nel logo di Fazua.
La potenza del propulsore, come previsto dalla legge, è di 250 Watt con un picco di 400 Watt sotto sforzo.
La batteria ha invece una capacità di 250W/h.
A completare il sistema è infine il comando remoto a tre tasti sul manubrio.
Troviamo il tasto dell’accensione e i due tasti per selezionare il livello di assistenza riconoscibile tramite il colore dei led. Ci sono infatti 11 led per indicare il livello di carica della batteria che cambiano di colore in base alla modalità impostata.
La versione da noi testata è la Focus Raven 2 Pro da 4999€.
Il montaggio è valido: abbiamo una forcella Fox 32 Performance con lock-out remoto al manubrio con standard Boost e ruote Dt Swiss 1650 da 29″.
Le coperture sono invece le Continental RaceKing da 2,2″.
Per la trasmissione troviamo componenti Shimano Deore Xt M8000 a 11 velocità ad eccezione della pedivella e della corona anteriore che sono FSA.
Anche per i freni restiamo in casa Shimano con una coppia di Deore XT M8000 con rotori da 180 e 160 millimetri.
A conclusione di questo allestimento ci sono manubrio, attacco manubrio e manopole BBB mentre la sella è una Prologo Scratch X8-BLK.
L’ago della bilancia si ferma invece a 14 Kg (dichiarati) con il sistema di propulsione installato e 10 Kg in versione senza il blocco batteria-motore.
Ecco le geometrie della Focus Raven 2:
Proseguiamo con le prime sensazioni in sella ricavate durante un paio di giornate di test intorno a Riva del Garda.
IN SELLA
La prima sensazione in sella alla Focus Raven 2 è quella di pedalare su una normalissima bici “muscolare”. Il tubo orizzontale di generose dimensioni “nasconde” l’obliquo che contiene il sistema di propulsione.
L’impostazione in sella è da vera pedalatrice e l’attacco manubrio da 90 mm di lunghezza unito al manubrio con rise zero conferisce una posizione distesa molto sull’anteriore.
IN SALITA
Abbiamo pedalato per un lungo anello di circa 30km con molti saliscendi capaci di mettere alla prova sia il sistema Fazua, sia le geometrie del telaio e posso dire che la salita rimane uno dei terreni dove la Raven 2 dà il meglio di sé.
Il telaio in fibra di carbonio è davvero rigido ed è qualcosa di nuovo nel mondo delle e-bikes. L’assistenza non è mai esuberante ma rimane costante e avvertibile in ogni modalità.
Ho dovuto infatti “resettare” quello che era il mio background con una normale bici a pedalata assistita in quanto questo sistema è pensato non tanto per essere uno “shuttle” che ci porta in cima alla salita, bensì un boost alle nostre prestazioni atletiche così da poter affrontare maggior dislivello o riuscire ad affrontare un allenamento con rider più forti di noi.
Dopo circa 30 km e 900 mt di dislivello andando anche a forzare con la massima assistenza, il consumo della batteria è arrivato a circa il 50%.
Decisamente un buon valore, a mio parere.
IN DISCESA
I single track dell’alto Garda sono caratterizzati da un fondo roccioso e molte volte smosso ma l’anello che abbiamo affrontato ci ha permesso di saggiare l’handling della Focus Raven 2 in diverse situazioni.
Nel video seguente vi facciamo vedere come va in discesa e come funziona il comando remoto sul manubrio:
Siamo infatti passati dalla classica strada forestale molto veloce a tratti tecnici molto lenti. L’impostazione ed il montaggio generale della bici rimangono da Xc pura ma posso dire che le geometrie aiutano parecchio il rider quando si comincia a scendere dando soddisfazioni nonostante la vocazione Xc della Raven 2 sia marcata.
Sicuramente per un utilizzo più escursionistico valuterei il montaggio di un reggisella telescopico ed un attacco manubrio più corto così da poter “mollare” ancora di più i freni in discesa.
In conclusione…
Quello di Riva del Garda è stato solo un assaggio della nuova Focus RAVEN 2. Il concetto alla base rimane interessante è controcorrente rispetto al mercato delle e-Bike di oggi.
Meno potenza ma molto meno peso da trasportare che si traduce in migliori prestazioni.
Questa bici potrebbe essere la scelta perfetta per un rider/racer esigente o un grande appassionato escursionista perché in pochi secondi possiamo cambiare il carattere di questa XC in base alle nostre esigenze senza rinunciare alla soddisfazione e la fatica del nostro sport.
Si tratta, insomma, di un altro tassello che va ad ampliare ancora di più il panorama delle e-Bike.
Per informazioni FocusItaliaGroup.it